Vogliamo anzitutto ricordare in questo numero della Rivista Rita Errico. Un magistrato che faceva il suo lavoro con competenza, passione, indipendenza anche in materie scomode come quella dell'immigrazione. Ne avevamo ancora bisogno professionalmente e umanamente. Ci ha lasciato troppo presto e quasi non ci crediamo. Nell'ambito del suo impegno lavorativo va qui menzionato il provvedimento da lei emesso il 2.11.2000 quale giudice del tribunale di Milano (edito in Foro it., 11/2000, I, 3345), oggetto tra gli altri di studio nel seminario organizzato da Roberto Bin ed altri docenti di diritto costituzionale dell'Università di Ferrara nel gennaio 2001 i cui atti sono pubblicati nel volume Stranieri tra i diritti. Trattenimento, accompagnamento coattivo, riserva di giurisdizione, ed. Giappichelli 2001. In altre parole Rita Errico era stata uno dei giudici civili di Milano, confusi da alcuni politici per le solite "toghe rosse" della Procura della Repubblica di Milano, che avevano osato sollevare dubbi sulla legittimità costituzionale del procedimento di convalida giurisdizionale dei provvedimenti di trattenimento degli stranieri nei centri di permanenza temporanea e della disciplina dell'espulsione con accompagnamento alla frontiera. Dubbi rivelatisi così seri, nonostante le diffuse reazioni politiche e l'iniziativa isolata di un consigliere del CSM, da portare prima alla nota sentenza interpretativa di rigetto della Corte Costituzionale n. 105/2001 commentata sul n. 2.2001 della Rivista e da ultimo alla previsione di un controllo giurisdizionale, a sua volta ancora troppo sommario, di cui al d.l. 51.2002 convertito con modificazioni nella l. 106.2002. Di questa nuova forma di verifica giurisdizionale e dei dubbi di legittimità costituzionale lasciati aperti tratta P. Bonetti nel suo intervento. E. Zaniboni si occupa invece di altro argomento di rilievo costituzionale e di diritto internazionale costituito dalla prestazione del sevizio militare da parte dello straniero e dell'apolide. Un tema che in Spagna, come in Italia ed altri paesi dell'Unione europea è destinato, per ragioni demografiche, a diventare di estrema attualità ed importanza. Di diritto straniero trattano altri due interventi. Quello di E. Corradini contenente un'analisi sintetica della legislazione degli USA in tema di immigrazione. Quello di V. Liverini, che opera per l'Acnur in Ecuador, sulla disciplina e l'esperienza del paese sud americano sotto il profilo dell'emigrazione. La sezione della giurisprudenza è ricca di provvedimenti interessanti. In sede nazionale si richiamano in particolare quelli in materia di discriminazione nell'adozione dei criteri per la definizione delle graduatorie pubbliche per l'accesso alle case popolari, di cui di occupa il commento di L. Gili; sulle espulsioni di persone ritenute pericolose, di cui trattano i commenti di A. Casadonte e P.L. di Bari; sull'ammissione al patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti penali e in specie delle difficoltà di produzione di valido attestato consolare ovvero del problema dell'auto certificazione da parte di persona priva di documenti di identità, su cui si sofferma R. Miraglia. Nell'ambito del diritto straniero va evidenziato il commento di F. Albanese e L. Melica sulla decisione dell'Alta Corte inglese sull'illegittimità delle limitazioni della libertà personale dei richiedenti asilo attraverso la detenzione in campo di trattenimento, importante in prospettiva sia nazionale, rispetto alle prospettate modifiche in tema contenute nel disegno legislativo Bossi - Fini, prossimo a diventare legge, sia europea. Nella sezione dell'osservatorio europeo si segnalano i documenti relativi al secondo rapporto sull'Italia della Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza e al libro verde su una politica di rimpatrio delle persone illegalmente soggiornanti della Commissione dell'Unione europea. Questi due documenti pubblicati per estratto sono rispettivamente presentati con le schede di S. Briguglio e A. Simoni.