Scopi e Statuto


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Magistratura democratica è un'associazione aperta alla adesione di tutti i magistrati (art. 1 dello statuto) che aderisce, in sede nazionale, all'Associazione nazionale magistrati (ANM) e, in sede europea, a Magistrats europeèns pour la démocratie et les libertés (Medel).

Pur essendo una componente dell'Anm, md ha, rispetto a quest'ultima, una precisa autonomia, non solo in termini statutari, ma anche nella concreta partecipazione alle iniziative delle due associazioni: è possibile l'adesione a md senza adesione all'Anm.

Md ha organi di stampa propri (Il Notiziario, Questione Giustizia e Diritto, immigrazione e cittadinanza, quest'ultimo curato insieme all'ASGI), e aderisce -come detto - a Medel di cui non fa parte l'Anm.

Gli scopi di md non sono contenuti nello statuto ma sono chiaramente desumibili, oltre che dalla sua storia, da quelli indicati nello statuto di Medel, il cui art. 3 recita:

"L'Associazione ha come obiettivi:

  1. lo sviluppo di una cultura giurisdizionale europea fondata sul rispetto, in ogni circostanza, dei principi dello Stato di diritto democratico, tra i quali spiccano in primo luogo il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali;
  2. la protezione delle differenze tra gli esseri umani e dei diritti delle minoranze, specialmente dei diritti degli immigrati e dei meno abbienti, in una prospettiva di emancipazione sociale dei più deboli;
  3. il sostegno all'integrazione comunitaria europea, in vista della creazione di una unione politica europea preoccupata della giustizia sociale;
  4. la difesa dell'indipendenza del potere giudiziario nei confronti sia di ogni altro potere che di interessi particolari;
  5. la ricerca e la promozione delle tecniche organizzative idonee a garantire un servizio giudiziario rispondente al principio di trasparenza e tale da permettere il controllo dei cittadini sul suo funzionamento;
  6. la democratizzazione della magistratura, nel reclutamento e nelle condizioni di esercizio della professione, sostituendo il principio democratico a quello gerarchico, specialmente nel governo del corpo giudiziario;
  7. l'affermazione del diritto dei magistrati, come di tutti i cittadini, alle libertà di riunione e azione collettiva;
  8. la promozione di una cultura giuridica democratica tra i magistrati dei diversi paesi, attraverso lo scambio di informazioni e lo studio di argomenti comuni."
27 06 2007
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