Per il primo numero dell'anno 2002 abbiamo adottato alcune novità editoriali e scelto contenuti che diano ancor più respiro europeo ed internazionale alla Rivista. Stiamo assistendo ad una gara al rialzo o al ribasso, a seconda di punti di vi-sta, delle normative degli Stati nazionali, ossessionati dalla sindrome sicuritaria e dall'ostilità verso lo straniero, nella direzione dell'irrigidimento della discipli-na dell'immigrazione. Lasciati soli gli Stati nazionali, anche per motivi elettorali, continueranno prevedibilmente a seguire questa corrente e potranno presto raggiungere appro-di decisamente discriminatori. Il contesto europeo prima e quello internazionale poi sono una speranza di-versa, oltre ad essere dotati, quanto alla normativa comunitaria, di forza cogen-te per gli ordinamenti interni, i governi di alcuni dei quali reclamano infatti maggiore "libertà", per sé più che per i governati. Si è così deciso di evidenziare meglio nella Rivista la giurisprudenza comuni-taria ed europea (della Corte europea dei diritti dell'uomo e della Corte di giu-stizia) da quella italiana ed, eventualmente, straniera. Egualmente si è meglio distinto l'osservatorio europeo (affidato alle cure di C. Favilli e M. Balboni) da quello italiano, anteponendo il primo al secondo e dando ad entrambi un'analoga suddivisione in due sezioni, una dedicata ai do-cumenti e l'altra alle segnalazioni. Nell'osservatorio italiano si aggiunge una rubrica destinata alla presentazio-ne di iniziative locali di tipo associativo che possano essere utilmente riprodotte altrove. Venendo ai contenuti si comincia con la panoramica di B. Nascimbene e E. M. Mafrolla sui recenti sviluppi della politica comunitaria in materia di immi-grazione e di asilo, per passare alle riflessioni di G. Michelini e G. Peroni ri-spettivamente sui recenti protocolli delle Nazioni Unite contro la tratta di per-sone e il traffico di migranti e sulla normativa convenzionale in materia di sot-trazione internazionale di minori, di sempre più frequente applicazione in caso di patologici esiti di separazioni coniugali. Gli interventi si chiudono con il con-tributo di F. Corbetta dedicato all'attuale rilevanza nell'ordinamento italiano della condizione di reciprocità ovvero di un istituto spesso travisato nel dibatti-to politico e sociale.
Molto ricca anche la parte dei commenti alla giurisprudenza. Uno di S. Lipparini su una sentenza della Cedu sulla vicenda dei c.d. rifugia-ti in orbita ovvero che non riescono ad ottenere asilo presso alcuna autorità sta-tale. Due di G. Savio e P.L. di Bari su altrettante decisioni della Corte costituzio-nale rispettivamente in materia di forme e contenuti dei procedimenti giurisdi-zionali relativi alla convalida dei provvedimenti di trattenimento nei centri di permanenza temporanea e al sistema sdoppiato e imperfetto di tutela giurisdi-zionale sui provvedimenti relativi a soggiorno ed espulsione. Due sui minori stranieri: di M. Console a proposito di permesso per "minore età" e di L. Miazzi sulla applicazione in sede penale dell'espulsione come san-zione sostitutiva in un caso di omessa esibizione di documento identificativo. La ricchezza dei commenti corrisponde all'ampiezza e varietà del materiale giurisprudenziale pubblicato, corredato da numerose schede. Dell'accorpamento di documenti e segnalazioni nei due distinti osservatori si è detto. Si chiude con recensioni, bibliografie e siti internet rinominati sotto una nuo-va voce.