La libertà delle persone

Rivista: Questione Giustizia


Zoom | Stampa

Sommario

Parte I – La libertà personale, la Costituzione, l’Europa
La libertà delle persone nella Costituzione, di Paolo Caretti

1. Introduzione
2. La libertà personale nello Statuto Albertino e nella legislazione successiva
3. La libertà personale nella Costituzione repubblicana
4. Considerazioni conclusive.

Gli itinerari della giurisprudenza costituzionale in tema di libertà personale di Marco Ruotolo

1. La libertà personale nella giurisprudenza costituzionale: una prospettiva
d'analisi
2. Il concetto di “libertà personale” nella giurisprudenza costituzionale
3. Gli interventi della Corte in ordine alla disciplina contenuta nell’art.
13 Cost. (garanzie e forme di restrizione)
4. Detenzione e libertà personale
5. I limiti massimi della carcerazione preventiva.

La tutela della libertà delle persone e l’Europa, di Mariavaleria del Tufo
Se l’Unione Europea ha finora privilegiato le esigenze di efficienza dell’azione
repressiva, è attraverso la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e la giurisprudenza della Corte di Strasburgo che il diritto europeo fornisce gli strumenti migliori per la tutela della
libertà personale dalle aggressioni più gravi.

Parte II – La guerra, il terrorismo, il diritto: la vicenda esemplare
degli Stati Uniti d America
Il dopo 11 settembre e l’Usa Patriot Act: lotta al terrorismo e “effetti collaterali”,
di Vittorio Fanchiotti
1. L’Usa Patriot Act
2. Le misure adottate nel post 11 settembre e il contesto politico-istituzionale statunitense
3. I riflessi sulla immigrazione
4. Primi fuochi di resistenza?

Paura e libertà, di Michela Miraglia

1. FISA, perquisizioni e IV emendamento
2. Gli arresti segreti
3. Il caso Padilla
4. Riduzione del diritto di difesa attraverso la limitazione del Privilege Attorney-Client
5. Osservazioni conclusive.

Le libertà della persona dopo l’11 settembre, di Letizio
Magliaro
Dopo il tragico attentato dell’11 settembre si sono seguiti negli
Stati Uniti e in Europa interventi normativi e prassi operative che
hanno significativamente ridotto gli spazi di libertà dei
cittadini. Che eventi di tali dimensioni producano effetti anche
giuridici sul sistema è inevitabile. Ciò, peraltro, non
significa chiudere la discussione, ma, al contrario, aprirla,
interrogandosi sui limiti degli interventi possibili e sulla
sufficienza del principio di legalità a garantire i diritti
fondamentali delle persone.

Parte III – La libertà delle persone e il sicuritarismo: il caso italiano

La libertà nell’era del liberismo, di Luigi Ferrajoli

1. Parole e significati

2. L'attacco alla libertà
d'informazione

3. Tre figure di habeas corpus.  A)
la libertà personale

4. B) L'immunità da
maltrattamenti e torture

5. C) L'immunità del corpo della donna e la legge sulla procreazione assistita.
Controllo sociale e nuove forme della devianza, di Alessandro Dal Lago

Le nuove forme della devianza vanno oggi analizzate guardando alle
grandi trasformazioni subite dalle nostre società a causa del
dominio incontrastato del mercato e dell’irrigidimento dei
sistemi di disciplinamento, del “sospetto universale”
generato dai nuovi conflitti e dell’affermazione di una cultura
politico-militare. Due sono i criteri di analisi: il potere e il
denaro.

Immigrazione, diritto penale e sicurezza, di Angelo Caputo
Ora, contro i nemici, che lo Stato giudica capaci
di nuocere ai cittadini, è lecito far guerra in forza
dell’originario diritto naturale - e in guerra né la
spada discrimina, né il vincitore fa distinzione, sulla base
delle responsabilità passate, fra nocente e innocente, né
rispetta la pietà se non quando conviene al bene del suo
popolo” (T. Hobbes. Leviatano)
Tossicodipendenze: riduzione del danno o criminalizzazione?, di Enzo Lomonte
Le politiche sulle droghe non riescono a svincolarsi da una perenne
spinta controriformistica: uso simbolico del diritto penale, visione
del consumatore come soggetto deviante o malato, rifiuto delle
strategie di riduzione del danno sono gli approdi costanti di queste
politiche. E verso questi approdi è diretto il disegno di
legge recentemente varato dal Governo
Terrorismo, criminalità organizzata e diritto penale, di Giuseppe
Narducci
Il baricentro delle politiche criminali si è progressivamente
spostato dal contrasto alla criminalità mafiosa a quello al
terrorismo, interno e internazionale. Questo processo
politico-culturale ha prodotto una normativa che ha utilizzato,
disinvoltamente, modelli propri della legislazione antimafia
introdotta nel nostro Paese nella prima metà degli anni
Novanta

Devianza minorile e coercizione personale, di Duccio Scatolero
Introduzione: l’ideologia correzionale

1. Quali giovani “correggere”? I
devianti penali

2. Giovani devianti? Dipende

3. I giovani devianti sociali

4. La devianza del disagio

5. Disagio e integrazione: lesioni all’identità personale

6. Dalla devianza alla distanza

7. Controllare e pre-vedere: libertà sorvegliata

8. Tante regole da rispettare
9. Pre-coercizione: la devianza che non c’è.


Parte IV – Il volto della penalità: il carcere nel tempo della
globalizzazione Processi di ricarcerizzazione nel mondo, di Massimo Pavarini

1. Un deficit teorico

2. Differenziali “spiegabili” nei tassi di carcerizzazione nel mondo
3. Processi “inesplicabili” di ricarcerizzazione nel mondo
4. Il “punto di vista” dominante sulla penalità.

Ristretti
e detenuti: la situazione europea, di Mauro Palma

1. Introduzione
2.
L’Europa dei diritti
3. Il sistema delle raccomandazioni

4. L’espansione detentiva
5. Nuovi interrogativi

6. Inseguendo la sicurezza.

Carcere
e libertà: dalla negazione alla riaffermazione della libertà
attraverso le misure alternative, di Alessandro Margara

C’era
una volta la sicurezza sociale, la sicurezza per superare il disagio,
non per incarcerarlo. Oggi, il discorso pubblico sulla sicurezza ci
consegna meno libertà e più carcere: e proprio per
l’area della detenzione sociale, sono più deboli i
processi che dovrebbero consentire di ridurre i tassi di
carcerizzazione.
La
pena negoziata tra diritto penale e processo, di Stefano Montone
Gli interrogativi sulla
compatibilità della negoziazione della pena con il principio
rieducativo e con lo statuto costituzionale del processo si
ripropongono oggi con riferimento alla dilatazione dell’istituto
sancita dalla legge n. 134 del 2003 e al nuovo art. 111 Costituzione,
che sembra porre l’accento sulla inderogabilità
dell’accertamento giurisdizionale.

Parte V – La riforma
possibile: verso quale diritto penale?
La
privazione della libertà nel diritto penale e la Costituzione,
di Luciano Eusebi

1. L’utilizzazione della pena detentiva in veste di analogo
negativo del fatto colpevole: critica

2. La non accettabile irrilevanza dell’autore

3. L’incostituzionalità del ruolo egemone assegnato alla
detenzione fra le pene principali

4. Quale prevenzione nella società democratica? Sul fondamento costituzionale e
criminologico di un modello orientato al consenso
5. Prospettive di una risposta al reato che rappresenti un percorso
e non un male.

6. L’esigenza di svincolare l’espressione del disvalore relativo al fatto dall’entità
della pena
7. Postilla biogiuridica (su habeas corpus e procreazione)
La riforma del codice penale tra politica e cultura giuridica, di
Massimo Donini
Premessa.
Il costituzionalismo come garanzia e come strumento di trasformazione
del diritto penale.

Il garantismo come modello aristocratico o
discorsivo, ma non contrattualistico

1. Dalla Costituzione-codice al codice-Costituzione

2. La Costituzione come “fondamento” e non come mero “limite”
del diritto penale

3. Il modello-codice: dal codice-decalogo al codice-strumento della politica criminale
4. Il diritto penale come extrema ratio, fra tirannia dei princìpi e
realtà della pena carceraria in action

5. Per una scienza della sussidiarietà

6. Il profilo sostanziale della riserva di legge quale garanzia della
democrazia penale

7. Che cosa caratterizza il diritto penale rispetto ai sistemi punitivi o sanzionatori extrapenali, in particolare di matrice civilistica

8. La differenza fra ‘penale’ e ‘amministrativo’ in un quadro di
deflazione e razionalizzazione: il destino delle contravvenzioni e la
riforma della legislazione penale complementare

9. La cd riserva di codice

10. Il nodo gordiano delle fattispecie costruite sul momento autorizzativo e sulla inosservanza di regole preventivo-cautelari
11. La strategia sanzionatoria. Pene alternative, limitative della libertà, interdittive e pene
pecuniarie

12. Il ruolo della discrezionalità del giudice

13. Il rapporto fatto/autore nel diritto penale in
action e nelle prospettive di riforma.

Partire dalla vittima, di Marco Bouchard

1. La violenza fondativa

2. L’irruzione delle vittime

3. L’intercambiabilità delle vittime

4. Un diritto penale transitivo

5. La ricerca della (in)giustizia.
Dare un posto al disordine (ovvero la possibile mitezza del diritto), di
Livio Pepino

«Se un nuovo “paradigma della politica” dovrà nascere, sulla rovina di quello
dei moderni, questo non potrà che ridefinirsi a partire da
qui. Da questo “luogo comune” - spazio problematico,
terra di nessuno – in cui sembrano convergere le principali
linee di riflessione sulla cesura che ha spezzato la logica politica
dominante e sul suo possibile «al di là». Diverse
certo, per sensibilità, origine, identità, ma
accomunate da un medesimo tratto: impegnate, tutte (...) a comunicare
ed elaborare la medesima, condivisa e impellente, esigenza di
depotenziamento. Il bisogno di un “abbassamento”. Di un
ridimensionamento dell’enfasi sui mezzi di potenza.
Addirittura, per molti aspetti, di una critica esplicita alla
categoria stessa della Potenza (fonte di mali più che
strumento delle soluzioni), a favore invece di logiche “altre”:
cooperative, connettive, relazionali».(M.
Revelli, La politica perduta)

24 07 2007
© 2024 MAGISTRATURA DEMOCRATICA ALL RIGHTS RESERVED WEB PROJECT AND DESIGN AGRELLIEBASTA SRL