Scafisti e rispetto delle regole


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del Segretario generale, Ignazio Juan Patrone

Desta sorpresa apprendere dalla stampa di oggi che nel corso di una riunione al Viminale presieduta dal Ministro Amato sarebbe stata decisa la creazione di "pool specializzati antiscafisti" presso alcune Procure della Repubblica. Non risulta infatti che il Ministro dell'interno abbia poteri in tal senso, nè che la presenza alla riunione del Procuratore nazionale antimafia (che non è ancora Procuratore nazionale antiterrorismo nè tantomeno Procuratore nazionale antiscafisti) possa dare legittimità ad una simile iniziativa che, riguardando materia di Ordinamento giudiziario, è soggetta a riserva di legge, previo parere del CSM.

Così come desta perplessità la ventilata cooperazione giudiziaria con autorità interne di Paesi, come la Libia, l'Egitto e la Tunisia, che non garantiscono il rispetto di alcun diritto fondamentale; su quali basi giuridiche atti assunti in quei Paesi potrebbero essere sic et simpliciter riconosciuti in Italia ?

Occorrerebbe, evidentemente, prudenza e cautela.

Purtroppo dobbiamo invece ancora una volta registrare che a un problema drammatico quale è quello degli sbarchi di tanti disperati sulle nostre coste si danno risposte emergenziali, nel segno della sola repressione, senza neppure il rispetto delle competenze stabilite dalla Costituzione.

Non di questi strumenti ha bisogno la giustizia, ma di politiche serie e di norme chiare che evitino la criminalizzazione del migrante irregolare.

Il Segretario generale, Ignazio Juan Patrone

23 08 2006
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