di Giovanni Diotallevi
Verso il congresso: Giovanni Diotallevi in risposta a Minniti, Nardin e altri
Una delle caratteristiche di Md, pur tra contrasti, contrapposizioni e duri confronti, è stata quella, fondamentale, di avere un'idea condivisa, una vitalità consapevole sull'esistenza di problemi che investono la trasformazione della società e quindi il senso stesso della giurisdizione.
Anche nei momenti in cui maggiore è la confusione e tutto sembra confondersi. Mi sembra soprattutto di cogliere un richiamo profondo contenuto nel documento: ribadire con forza la necessità di un progetto, di un progetto che sappia cogliere le istanze, le aspettative di una società perplessa, incerta anche di fronte al ruolo del giudice e al senso della giurisdizione. Ci troviamo ad operare in uno scenario di crisi, industriale, di precarietà del lavoro, di nuove povertà, di immigrazione sopportata, di destrutturazione dello Stato sociale. Di instabilità dello stesso godimento dei diritti civili. La tendenza a restringere la sfera dei diritti rischia di ripercuotersi anche sulla condotta, sul modo di essere di MD.
La sua azione, come ha giustamente evidenziato Gianfranco, è stata spesso bersaglio di attacchi feroci, proprio per minare la coesione e la forza di agire collettivo della magistratura e di Md in particolare. Per contrastare le idealità della sua azione. Per piegare la volontà di non arrendersi ad un pragmatismo senza valori. Certo, è possibile, anzi sarà sicuramente accaduto, che la duttilità di una strategia, abbia indotto cadute di tensione. E il richiamo da condividere è proprio quello di sottrarsi al rischio esiziale della tendenza all'omologazione. Anche attraverso la valorizzazione di un'azione comunicativa, capillare, quotidiana, in tutti i gangli, gli spazi vitali della società. Certo, innanzi tutto ribadendo, migliorando, recuperando dove necessario l'aspetto "etico" (secondo le indicazioni del nostro codice) della nostra funzione, nel nostro esercizio quotidiano del servizio di magistrati, e poi confrontandoci con coloro che quotidianamente vengono in contatto con il servizio giustizia. L'effettività del "diritto di accesso al giudice" parte dalle buone prassi sicuramente, ma anche da obiettivi condivisi con il personale amministrativo, con gli avvocati, non meri utenti del servizio giustizia, ma diretti elaboratori della sua qualità.
Il richiamo forte al confronto indica dunque un disegno da completare, un cammino che è già iniziato, è già visibile, ma che deve continuare nella consapevolezza che la ricerca quotidiana del confronto richiama anche necessariamente momenti di elaborazione e di sintesi di idee condivise.
Necessità di riaffermare i nostri valori insieme a rappresentanti del mondo del lavoro, ad associazioni di dipendenti pubblici, ad associazioni forensi, ad associazioni di cittadini, ad associazioni imprenditoriali, ad associazioni di consumatori, a comitati per la difesa della legalità, alle istituzioni scolastiche, alla società civile insomma. Da qui uscirà sicuramente anche la linea pi giusta sul modo di "stare" all'interno degli organi istituzionali, in tutta la filiera dell'autogoverno, dai Consigli giudiziari, al Csm, all'interno dell'Anm. Con chiarezza, con serietà, con trasparenza per realizzare e tutelare quei valori che vanno ben al di là degli interessi e dei vantaggi di chi se ne fa portatore.
E' la sfida che Md deve saper raccogliere per essere polo di riferimento per tutti i magistrati, indipendentemente dall'adesione al gruppo. Strumento di consapevolezza del ruolo costituzionale, dell'indipendenza e dell'autonomia di giudici e pubblici ministeri, per la diffusività capillare all'interno della magistratura della sensibilità per i valori costituzionali, per la cultura delle regole e delle garanzie. Utilizzando strumenti e collegamenti nuovi, senza particolari nostalgie, ma con la capacità di guardare in avanti, e con tutto il suo grande patrimonio di esperienza e di ricerca, con i suoi progetti di riforma, per dare nuova linfa democratica al servizio giustizia e al nostro Paese.
Giovanni Diotallevi