dell'Anm
Il Senato dopo la ulteriore accelerazione del contingentamento dei
tempi, ha approvato la riforma dell'ordinamento giudiziario senza alcuna modifica significativa.
L'ANM, raccogliendo gli inviti al dialogo, non ha mancato fino
all'ultimo di fornire il suo contributo di approfondimento e di
proposta.
Il Governo ha dimostrato una totale chiusura di fronte agli appelli al
dialogo e alla unanime critica degli operatori della giustizia e del
mondo accademico.
Il sistema di carriera assurdo ed ingestibile, la struttura
gerarchizzata del Pm, la separazione delle funzioni tra giudici e Pm
che, di fatto, si tradurrà in una separazione definitiva di carriere, il
sistema disciplinare fortemente condizionante l'indipendenza di
decisione dei magistrati: queste le linee portanti della controriforma
che pone in crisi il diritto dei cittadini ad avere un giudice
indipendente da ogni altro potere e opera nella direzione opposta a
quella di processi pi rapidi ed efficaci.
Il Ministro Castelli ha fatto passare una riforma davvero "epocale", ma
solo perch peggiorerà il funzionamento della giustizia e diminuirà le
garanzie dei cittadini.
La Giunta Esecutiva Centrale dell'Associazione Nazionale Magistrati, in
adempimento del mandato ricevuto dal Comitato Direttivo Centrale del 26
settembre 2004, ha deliberato alla unanimità di fissare la astensione
dalle udienze per il giorno 24 novembre 2004 con le modalità stabilite
dal codice di autoregolamentazione.