Welfare e flessibilità del rapporto di lavoro


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Magistratura democratica, CGIL Camera del lavoro metropolitana e la rivista D&L promuovono un convegno su:

WELFARE E FLESSIBILITÀ
DEL RAPPORTO DI LAVORO
Milano, 11 ottobre 2004, ore 15

presso
CAMERA DEL LAVORO METROPOLITANA
c.so di P.ta Vittoria 43

PRESENTAZIONE
"¢Claudio Castelli. Segretario Nazionale M.D.
"¢Giorgio Roilo. Segretario Generale CGIL Milano

RELAZIONE INTRODUTTIVA
"¢Pietro Curzio. Magistrato del lavoro, responsabile
del "Gruppo lavoro" di M.D.
INTERVENTI
"¢Enzo Mingione
Università degli Studi di Milano
"Assenza di welfare e precarietà delle forme
di lavoro flessibile"
"¢Daniele Checchi
Università degli Studi di Milano
"Finanziamento del welfare in un regime
di lavori flessibili"
"¢Alberto Guariso
Avvocato, Direttore della rivista D&L
"I progetti di riforma degli ammortizzatori sociali"
"¢Mario Fezzi
Avvocato, Sezione Politica Giudiziaria CGIL Milano
"Il decreto legislativo n. 276 in assenza
di adeguati ammortizzatori sociali"
CONCLUSIONI
"¢Sergio Mattone
Presidente di sezione della Cassazione Lavoro

La riforma attuata attraverso la legge
n. 30/2003 e dal decreto delegato
n. 276/2003 ha introdotto una flessibilità
delle forme di lavoro tra le pi accentuate
negli stati dell'unione europea,
una flessibilità che non ha trovato
compensazione alcuna nella previsione
di un solido sistema di assicurazioni sociali
e di welfare in generale.

Mentre, in sostanza, si è attuata con
grande convinzione un'opera
di demolizione del vecchio sistema
normativo di tutele, proprio
di un'occupazione stabile ed a tempo
pieno e si è creata una nuova tipologia
di lavori diversi, di durata variabile
e con regolamentazioni frazionate
e differenziate, non si sono studiate
e definite regole che consentissero,
ad esempio, di assicurare opportune
forme di integrazione del reddito nei
momenti di non lavoro o la costruzione
di una adeguata tutela pensionistica anche
per percorsi di attività frammentati
e diversificati nell'arco della vita lavorativa.

Se si analizza il progetto di legge
n. 848-bis, che rimane ancora l'unica
proposta legislativa governativa avente
ad oggetto la materia degli incentivi
all'occupazione e degli ammortizzatori
sociali, si può ben argomentare che non
esiste alcun piano strutturale di modifica
e di adeguamento del welfare diretto a
tutelare le condizioni di vita e di salute
dei lavoratori in ragione dei cambiamenti
avvenuti nel mondo produttivo e
conseguentemente nel mercato del lavoro.

E' appena il caso di osservare, peraltro,
che tale disegno di legge si ispira
decisamente a politiche di workfare
condizionando l'erogazione di prestazioni
e di benefici alla condizione di ricerca
attiva del lavoro.

Anche da ciò, oltre che dalla intrinseca
regolamentazione legale e contrattuale
delle nuove tipologie di rapporti di lavoro
consegue il carattere di estrema precarietà
della vita lavorativa e non solo, per intere
fasce di lavoratori, soprattutto pi giovani.
Per informazioni:
CGIL Camera del lavoro metrpolitana c.so di p.taVittoria 43 20122 Milano

Tel.02-55025.343/469

Promuovono

CAMERA DEL LAVORO METROPOLITANA
DI MILANO

MAGISTRATURA DEMOCRATICA

30 09 2004
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