del segretario nazionale Ignazio Juan Patrone
Il racconto dell'inviato de l'Espresso che ha vissuto una settimana nel centro di Lampedusa descrive una realtà di soprusi, di trattamenti disumani, di mortificazione della dignità personale dei migranti e dei loro diritti fondamentali.
E' necessario che in tutte le sedi - in quella giudiziaria come in quella politica - questa realtà sia affrontata con il rigore imposto dalla straordinaria gravità di quanto denunciato dal servizio giornalistico.
Ma è necessario anche denunciare che "luoghi di non diritto" come quelli descritti da l'Espresso sono il frutto di politiche sull'immigrazione e di normative che degradano le libertà inviolabili dei migranti tutelate dalla Costituzione e dalle Carte internazionali sui diritti umani.
Lo abbiamo detto molte volte: chiudere la stagione del diritto speciale dei migranti rappresenta una prospettiva non solo possibile, ma necessaria.
Quanto emerge oggi sul centro di Lampedusa, così come a suo tempo la descrizione della sorte terribile dei migranti allontanati senza alcuna garanzia verso la Libia, confermano che l'unica politica possibile è quella di non rinunciare ai principi e ai valori senza i quali una democrazia rinnega sé stessa.
Roma, 7 ottobre 2005