del segretario nazionale Claudio Castelli
Cari amici,
l'anno lavorativo è cominciato all'insegna degli attacchi pi inauditi e
violenti alla giurisdizione.
E, va detto, il peggio deve ancora venire e probabilmente lo vedremo con
il tentativo di approvare l'abolizione del Tribunale dei minori e la
controriforma dell'ordinamento giudiziario.
Le dichiarazioni di Berlusconi, come quelle di Pisanu, sono gravissime e
non è possibile risolverle n con battute, n con l'assuefazione.
La risposta dell'Associazione, con l'indizione di assemblee per il 18
settembre e sospensione delle udienze per 15 minuti, è parsa ad alcuni
tiepida ed insufficiente.
Devo dire con franchezza che ogni risposta ed iniziativa sembra
inevitabilmente troppo cauta a fronte della gravità di quanto sta
avvenendo e che occorre liberarsi dall'illusione che una singola
iniziativa possa essere risolutiva.
Ci aspetta una battaglia lunga e faticosa in cui dobbiamo mettere in
campo unità, intelligenza, fantasia e capacità di informare e
coinvolgere i cittadini ed in cui non va esclusa nessuna forma di
protesta (incluso lo sciopero).
Dobbiamo in tutti i modi far riuscire la protesta del 18 settembre,
partecipando alle assemblee nelle città in cui vengono tenute ed ideando
altre forme visibili di protesta altrove (contattando stampa e tiv
locali, affiggendo il comunicato dell'Anm sulle porte etc).
Dobbiamo pensare subito ad altre iniziative che l'Anm deve
organizzare con il contributo di tutti in tempi brevi:
- una giornata della giustizia indetta con i sindacati del
personale amministrativo e con settori dell'avvocatura contro il declino
cui la giustizia viene condannata dal taglio dei fondi e delle risorse;
- lanciare una progetto Educare per la legalità, come già avvenuto
in molte città, gestito a livello locale e nazionale dall'A.N.M. per
avere una presenza nelle scuole a difesa della Costituzione e della
giurisdizione;
- programmare un convegno europeo con partecipazione di magistrati
degli altri Paesi in coincidenza temporale e spaziale con un prossimo
vertice dei Ministri della Giustizia;
- scrivere e diffondere un libro bianco sulle inefficienze della
giustizia, denunciando i casi eclatanti di decadenza della giustizia
provocata da una politica governativa improntata al pauperismo e
all'ostruzionismo.
Spero che la fantasia dei colleghi riesca a inventare e pensare altro,
ma innanzitutto occorre fare riuscire le assemblee del 18 settembre e
poi dobbiamo cominciare subito a lavorare perch questa sia solo la
partenza di un itinerario di iniziative, contatti, capacità di informare
e confrontarsi che può portarci lontano.
Non è tempo di rassegnazione o di divisioni.
Dobbiamo mantenere l'indignazione e dobbiamo mantenere la razionalità,
adottando iniziative che siano nel contempo pi efficaci e pi
comprensibili e spendibili all'esterno.