Csm e potere ispettivo


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del segretario nazionale Claudio Castelli

Al di là degli escamotage e del voto per parti separate il contenuto delle
delibera del Consiglio adottata ieri è chiarissimo: viene ribadito
l'orientamento sui limiti dei poteri ispettivi e sui poteri - doveri dei
magistrati oggetto delle ispezioni ministeriali, viene affermata la piena
legittimità della motivazione addotta dai colleghi di Milano per opporre il
segreto di indagine.
Un buon risultato dunque di cui va dato merito alla tenacia di quei
colleghi del Consiglio che hanno perseguito una soluzione senza cedimenti.
Non solo, ma è stata disinnescata la minaccia dei laici indicati dalla
destra di far mancare il numero legale, ed il Consiglio ne esce rafforzato.
Anche se una riflessione si impone: non è possibile che ogni delibera
significativa di questo Consiglio nasca all'ombra e sotto il ricatto della
mancanza del numero legale. Certo non c'è da stupirsi di ciò in tempi di
denuncie strumentali e di rogatorie restituite, ma è un clima che non può
essere in alcun modo accettato.

25 07 2003
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