di Civinini, Marini, Menditto, Salm, Salvi
Plenum
Con l’astensione di quattro componenti laici del Polo e dei consiglieri di Unicost (gli stessi che nella precedente seduta avevano chiesto il ritorno della pratica in commissione) nonch del Procuratore Generale e col voto favorevole di tutti gli altri, si è conclusa, nel plenum del 17 ottobre, la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale a carico del Procuratore della Repubblica di Patti dott. Giuseppe Gambino.
Quanto abbiamo riferito nel precedente notiziario su questa pratica ha suscitato vivaci reazioni in alcuni consiglieri di Unicost. La stima personale che nutriamo nei loro confronti e la necessità che il dialogo che abbiamo avviato sulle vicende consiliari non sia turbato da un malinteso occasionale ci impongono alcune precisazioni, senza tralasciare di esprimere il nostro rammarico per avere, certo involontariamente, dato adito a interpretazioni che hanno spinto alcuni a leggere nelle nostre parole manifestazioni di settarismo o di demonizzazione delle opinioni diverse.
Ora, a parte le valutazioni di opportunità sull’inserimento di tali valutazioni sulla mailing list, sulle quali siamo pronti ad ascoltare e a valutare tutte le voci critiche, noi volevamo solo segnalare una diversità culturale in ordine allo “strumento” art. 2 l.g. Dagli interventi dei consiglieri (praticamente sono intervenuti tutti), infatti, come emergerà dalla lettura del verbale di plenum, sono emersi due modi di intendere la funzione del Csm. Premesso che (ce ne sarà dato atto) nessun dubbio o incertezza abbiamo manifestato sulla necessità che debbano essere garantiti al magistrato del cui trasferimento si tratta tutte le garanzie del contraddittorio e della difesa (diversa è ovviamente la valutazione in concreto dell’irrilevanza, superfluità o inammissibilità di eventuali richieste istruttorie), la diversità culturale di cui parlavamo sta tra chi ritiene l’art. 2 uno strumento di tutela obbiettiva ripristinatoria rispetto al pregiudizio recato alla credibilità della funzione giudiziaria (si è parlato efficacemente di “rottura della giurisdizione”), sia pure incolpevolmente, rispetto al quale l’interesse individuale (destinato a cedere per la semplice considerazione che l’inamovibilità è garantita per la tutela di un interesse dei cittadini e non a difesa di un interesse individuale) è garantito dal riconoscimento dei diritti al contraddittorio e alla difesa, e chi pone l’esigenza di un bilanciamento tra l’interesse individuale e l’interesse pubblico, evidentemente posti sullo stesso piano, per evitare che l’art. 2 assuma un improprio carattere sanzionatorio. La diversità culturale è nei fatti, è del tutto legittima e continueremo a confrontarci, in modo franco e pacato. Non è stato un gran male quindi avere avviato una riflessione su questo punto.
Su un altro piano stanno alcune letture, per così dire “politiche”, della singola vicenda, sollecitate dalla nostra prioritaria preoccupazione per la salvaguardia dell’unità della magistratura associata sulle questioni di fondo, che attengono a valori fondanti della giurisdizione (e la tutela della credibilità della funzione è certo un valore fondante). Tutto l’opposto, quindi, del tentativo di trasferire in Consiglio la legittima, e anzi necessaria, dialettica associativa. Prendiamo atto che i nostri timori erano infondati e che viene ribadita anche dai consiglieri di Unicost l’aspirazione a realizzare il massimo di unità possibile, evitando lacerazioni sulle questioni di fondo. Con tale presa d’atto e con la manifestazione del nostro compiacimento per la riaffermazione di una linea, quanto mai necessaria in tempi di feroci attacchi alla giurisdizione, riteniamo superata una vicenda, che, al di là di qualche punta di sgradevolezza, ci sembra che abbia comunque contribuito a fare opera di chiarezza.
Nella seduta del 25 ottobre, sono state assunte alcune rilevanti decisioni 0di carattere generale:
TUTELA DELLA MATERNITA’:in risposta ad un quesito posto da una collega che svolge funzioni monocratiche ed è prossima all’astensione obbligatoria per gravidanza, il Consiglio ha riaffermato i principi fondamentali, già espressi in due circolari del 1996 e 1998 (pubblicate nel Quaderno CSM sulle pari opportunità in magistratura) secondo cui “la potenziale gravidanza della donna magistrato non può mai diventare occasione di pregiudizio o discriminazione” e “la sopravvenuta astensione obbligatoria per maternità fa venir meno l’obbligo della prestazione lavorativa”, per poi specificarne le conseguenze in relazione alle questioni connesse all’organizzazione del lavoro; l’idea di fondo è che la magistrata non deve incamerare provvedimenti i cui termini di deposito vadano a scadere nel periodo di astensione obbligatoria (o facoltativa effettivamente goduta) e che la stessa deve organizzare il lavoro nel periodo immediatamente precedente l’astensione in modo da compensare l’eventuale diminuzione dei carichi d’udienza.
Si è previsto, inoltre, che la materia della tutela della maternità sarà oggetto di una nuova e complessiva riflessione, grazie anche all’opera del costituendo comitato per le pari opportunità (la relativa delibera è stata assunta in VI Commissione); FORMAZIONE DECENTRATA : è stato deliberato il bando per il rinnovo della rete dei formatori decentrati e al contempo è stata decisa la proroga degli attuali formatori i quali resteranno anche in carica, per un periodo di tre mesi, dopo la selezione e la nomina dei nuovi per garantire, con la compresenza, continuità di azione e trasmissione di relazioni umane ed esperienze; si ricorda, affinch le “vocazioni” siano molte com’è necessario per un’utile selezione, che l’attività di formatore comporta il diritto ad una riduzione del lavoro d’ufficio da un minimo del 10% ad un massimo del 50% a seconda delle dimensioni del distretto e della quantità dell’attività svolta. FORMAZIONE CENTRALE: poich la programmazione generale degli incontri di studio avrà inizio solo a partire dal 1 marzo 2003 (nella prima settimana di novembre il plenum discuterà il contenuto del programma, che verrà quindi immediatamente inviato a tutti i magistrati, il ritardo derivando dal fatto che il precedente consiglio ha preferito non impegnare l’attuale e non approvare alcun programma di incontri), si è deciso che nei mesi di gennaio e febbraio si terranno sette corsi, i bandi relativi ai quali perverranno a breve negli uffici, in materie di particolare attualità: diritto societario (profili di diritto civile, processuale e penale), pubblico impiego, stranieri, tempi del processo; FORMAZIONE EUROPEA E COOPERAZIONE IN MATERIA CIVILE E PENALE: al fine di garantire una presenza omogenea costante ed informata nell’ambito della RETE europea per la formazione dei magistrati, è stata costituita una delegazione consiliare composta dal Presidente della Commissione, M.G.Civinini, dal Prof. Di Federico, dai magistrati segretari della Commissione Nona e da due componenti del Comitato Scientifico uno per il settore civile ed uno per il penale.
Si ricorda che le relative delibere sono state inviate a parte dal servizio informazioni del gruppo e che chi desidera essere iscritto nella relativa lista deve comunicare nome cognome, ufficio, funzioni al nostro nucleo di segreteria all’indirizzo nsc210@cosmag.it
Altre decisioni di particolare interesse assunte in plenum: INCARICHI EXTRAGIUDIZIARI: è stata deliberata a maggioranza (col voto contrario nostro, di Aghina, Arbasino, Fici e del Primo Presidente) l’autorizzazione per due incarichi di collaborazione a tempo parziale con la commissione parlamentare Telecom Serbia conferiti a Procuratori della Repubblica di Asti e Ariano Arpino; abbiamo espresso voto contrario perch la funzione di Dirigente di Ufficio in concreto appariva incompatibile con lo svolgimento di un incarico extragiudiziario soprattutto nel caso in cui non viene richiesta una specifica competenza dell’interessato. FUORI RUOLO: è stato ribadito che, in caso di rientro in servizio dopo un periodo fuori ruolo, prima di poter accedere ad altro in carico fuori ruolo deve aversi esercizio effettivo di funzioni giurisdizionali per cinque anni. TRASFERIMENTI: All’esito di una ampia discussione è stato deliberato il trasferimento alla Procura della Repubblica di S. Angelo dei Lombardi di un collega non ancora legittimato proveniente da un ufficio pugliese, in considerazione della mancanza di altri aspiranti e di una rigorosa comparazione delle esigenza di servizio tra la sede di provenienza e quella di destinazione, ai sensi dell’art. 194 dell’ord. giud e del par V, punto 21 della circolare sui tramutamenti; è stata evidenziata la grave situazione in cui versa la Procura della Repubblica di S. Angelo dei Lombardi ove a breve rimarrà in servizio il solo Procuratore della Repubblica. UFFICI DIRETTIVI: E’ stato nominato all’unanimità Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria il dott. Mazz.
ATTIVITA’ DELLE COMMISSIONI
PRIMA COMMISSIONE (inchieste riguardanti i magistrati)
INCOMPATIBILITA’ CON CONGIUNTI ESERCENTI LA PROFESSIONE LEGALE:Poich molte pratiche prospettano problematiche connesse all’incompatibilità derivante dall’esercizio della professione forense da parte di coniugi, parenti o affini dei magistrati, soprattutto in caso di iscrizione nell’albo dello stesso circondario nel quale svolgono le funzioni i magistrati, è stata chiesta, all’unanimità (anche se da noi e dai Movimenti promossa), l’apertura di una pratica per valutare la possibilità di modificare in senso pi rigoroso la circolare che regola la materia, tenendo conto delle accresciute dimensioni del fenomeno e del disagio che ne deriva tra gli utenti, in specie nei circondari di piccole dimensioni. CASO ADORNATO: in relazione al caso Adornato, ben noto ai lettori della ml, sono state aperte tre pratiche: una in Prima Commissione per valutare se si era creata una situazione di incompatibilità ambientale; una in Sesta Commissione, a seguito di proposizione di quesito ed anche in vista della sottoposizione al Ministro dell’opportunità di un’eventuale iniziativa legislativa, per lo studio della questione della compatibilità tra l’incarico di assessore regionale e lo svolgimento della funzione di P.M. in un circondario compreso nel territorio della Regione (essendo allo stato rimessa all’interessato la scelta se avvalersi o meno dell’aspettativa dall’impiego); una in Settima Commissione, in relazione alle difficoltà organizzative derivanti alla DDA dall’esercizio contemporaneo e nello stesso distretto di funzioni inquirenti e cariche pubbliche, con particolare riferimento al perseguimento di reati contro la PA.
TERZA COMMISSIONE (trasferimenti)
La Commissione sta procedendo nella trattazione dei trasferimenti ordinari, dei ricollocamenti in ruolo, ivi compresi i 20 consiglieri uscenti. Il dibattito interno circa le forme utilizzabili per i rientri in ruolo è ancora aperto, ma appare raggiungibile in seno alla commissione una posizione unitaria.
Per quanto concerne le procedure sui trasferimenti, la commissione ha provveduto a formulare proposte per tutti i posti del bollettino del febbraio 2002 non sottoposti ad accantonamento o in attesa di decisioni sulla revoca. Restano da definire le sedi destinate alla prossima pubblicazione e alla scelta degli uditori, sedi che la commissione intende definire in modo coordinato. Su questo tema, particolarmente complesso, interverremo nei prossimi giorni con apposito messaggio.
QUARTA COMMISSIONE (Valutazioni di professionalità e incarichi stragiudiziali) INCARICHI NON ANCORA CONFERITI : La Commissione ha confermato l’orientamento secondo il quale, in ipotesi di richiesta di autorizzazione per incarichi ancora non conferiti al magistrato, viene dichiarato dal CSM non luogo a provvedere; è il caso, in particolare, degli incarichi di insegnamento conferiti da scuole di specializzazione per le professioni legali che nel bando chiedono all’interessato di munirsi di autorizzazione "preventiva"; per evitare che nel futuro siano emanati bandi di questo tipo (in particolare, dall’università Federico II di Napoli) sarà inviata una apposita comunicazione ai consigli direttivi delle scuole per le professioni legali.
INCARICHI DI INSEGNAMENTO: si è nuovamente proposto di rigettare la richiesta di autorizzazione per incarichi di insegnamento per un numero di ore ritenuto eccessivo (nella specie, si trattava di incarico di "tutoraggio" presso una scuola per le professioni legali per 60 ore mensili;
QUINTA COMMISSIONE (Uffici Direttivi)
PROCURA DELLA REPUBBLICA DI TRAPANI, rigettata a maggioranza una richiesta di ulteriore approfondimento istruttorio, sono stati proposti: il dott.Sciuto , Procuratore della Repubblica di Marsala dal 1992 e con una lunga carriera nel settore requirente, e il dott. Bodero Maccabeo, Presidente del Tribunale di Tortona dal 1996, applicato alla Corte d’appello di Caltanissetta dal 2000 con funzioni di Presidente di collegio di corte d’assise d’appello, con una lunga carriera nel settore giudicante (ivi compreso un lungo periodo di giudice istruttore).
PRESIDENTE DEL TRIBUNALE PER I MINORENNI DI CALTANISETTA: per questo ufficio sono stati proposti: - il dott. Ferreri (Menditto, Aghina e Schietroma), magistrato dotato di una lunga esperienza specifica nel settore quale giudice del Tribunale per i minorenni di Milano e Palermo (ove è attualmente vicario), autore di una cospicua produzione scientifica nel medesimo settore minorile, attivo partecipante sia quale formato che quale formatore alle iniziative consiliari di formazione per giudici e PM minorili e della famiglia; - il dott. Novara (votato da Riello, Mammone e Buccico) consigliere di corte d’appello di Caltanissetta (sezione specializzata), con esperienza professionale in varie funzioni.
PROCURA DELLA REPUBBLICA DI TERMINI IMERESE sono stati proposti: il dott. Di Natale con 5 voti (Menditto, Aghina, Mammone, Schietroma Buccico) ed il dott. Di Pisa (Riello).
TRIBUNALE DI VASTO è stata disposta l’audizione dei dott.ri Ghionni e Moffa. PROCURA DELLA REPUBBLICA DI VELLETRI: pervenuto il concerto per i dott.ri Mazzetti e Di Lallo (proposti dalla precedente commissione, rispettivamente, con 5 voti ed 1 voto), si è deciso di proporre il dott. Mazzetti all’unanimità.
PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BERGAMO: si è rinviata la discussione sulla pratica aperta per definire il conferimento dell’ufficio direttivo di Procuratore della Repubblica di Bergamo per il quale il Ministro non ha ancora firmato il decreto di nomina; nei prossimi giorni il Ministro potrebbe precisare la propria posizione.
SESTA COMMISSIONE (Riforma e organizzazione giudiziaria) PARI OPPORTUNITA’: La Commissione, definito il parere sul quesito in tema di redazione di provvedimenti durante l’astensione obbligatoria, continua ad occuparsi attivamente delle problematiche connesse alla promozione delle pari opportunità in magistratura; è stata approvata la proposta di delibera sulla Costituzione del Comitato per le pari opportunità (la relativa pratica era stata aperta a richiesta delle consigliere Civinini e Ventura Sarno) grazie alla cui consulenza potrà tentarsi la ridefinizione dell’intera materia della tutela della gravidanza e maternità e della promozione della presenza delle donne negli uffici direttivi e semidirettivi, nei vari incarichi, nell’attività di formazione proporzionale alla consistenza numerica della componente femminile magistratuale. MAGISTRATURA E TERZA ETA’: è in corso di elaborazione il parere sulla norma della finanziaria che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile dei magistrati a 75 anni (relatori De Nunzio e Salmè). DECRETI LEGISLATIVI: il Ministro della Giustizia ha richiesto il parere relativamente al d.lgs. concernente “Definizione dei procedimenti in materia di diritto societario e di intermediazione finanziaria, nonch in materia bancaria e creditizia, in attuazione dell’art. 12 della legge 3 ottobre 2001 n. 366, limitatamente alle ricadute ordinamentali; la pratica è affidata a Civinini e De Nunzio.
SETTIMA COMMISSIONE (Organizzazione giudiziaria e tabelle)
Per la VII Commissione non si segnalano trattazioni meritevoli di particolare attenzione, essendosi rinviata a questa settimana la trattazione di alcune proposte e vicende tabellari pi complesse, fra cui alcune concernenti la procura della Repubblica di Napoli e la sezione lavoro del Tribunale di Salerno.
Si è proceduto all’audizione del Presidente dell’Ordine e del Presidente del Tribunale di Rossano Calabro, affrontando i temi segnalati dall’avvocatura con l’indizione, nella scorsa primavera, di una agitazione collegata a problemi organizzativi del Tribunale. In realtà, i colloqui hanno ridimensionato la portata dei fatti e fatto emergere le soluzioni adottate dal capo dell’ufficio, ferma restando la difficile situazione di un collega di cui altre articolazioni consiliari si stanno occupando.
Si è proceduto anche all’audizione del Presidente del Tribunale di Ancona in relazione alla situazione di incompatibilità di un giudice emersa dopo che il Consiglio giudiziario e il CSM avevano concorso all’approvazione delle tabelle. Al termine dell’audizione la Commissione ha sollecitato l’immediata regolarizzazione della posizione.
La Commissione sta predisponendo una bozza di risoluzione generale che verrà sottoposta al plenum in tema di utilizzazione dei GOT da parte dei tribunali. Gli aspetti delicati che emergono dall’esame delle tabelle sono numerosi, e ad essi si aggiunge il tema dell’impiego dei Got per le procedure concernenti la libertà personale degli extracomunitari. OTTAVA COMMISSIONE (magistratura onoraria)
L’VIII Commissione sta verificando la necessità e l’opportunità di una revisione delle circolari che disciplinano il regime dei magistrati onorari nelle loro diverse articolazioni.
Al di là della trattazione dei singoli casi, ha ribadito l’esigenza che i giudici di pace non si sottraggano alla formazione e all’esercizio nel settore penale, sanzionando in modo graduale e articolato i casi di inadeguata o carente partecipazione alle attività formative. UNDICESIMA COMMISSIONE (tirocinio e formazione professionale)
La Commissione ha discusso col Comitato Scientifico e successivamente approvato il Programma degli incontri di studio per il 2003 che, come accennato, avranno inizio con il 1 di marzo. Al massimo per i primi di dicembre ogni magistrato riceverà il “libretto verde”.
Per i corsi della programmazione ordinaria, così come per quelli che si terranno in gennaio e febbraio, le richieste dovranno essere inoltrate esclusivamente attraverso la rete intranet, con posta elettronica personale o dell’ufficio di appartenenza.