dell'esecutivo di Magistratura democratica
MAGISTRATURA DEMOCRATICA
La schedatura dei minori rom - comunicato stampa
Discussioni, polemiche, e fortissima preoccupazione, hanno destato nei
giorni scorsi le dichiarazioni del Ministro dell'Interno che hanno
prospettato una schedatura sistematica, mediante il prelievo di impronte
digitali, dei minori rom.
Il Decreto del Presidente CdM del 21 maggio 2008 ha dichiarato «lo stato di
emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi nel territorio
delle regioni Campania, Lombardia e Lazio», definendo di «estrema criticità»
il fatto della «presenza di numerosi cittadini extracomunitari irregolari e
nomadi che si sono stabilmente insediati nelle aree urbane». Ha quindi
collegato alla «estrema precarietà» di detti insediamenti «una situazione di
grave allarme sociale, con possibili gravi ripercussioni in termini di
ordine pubblico e sicurezza per le popolazioni locali».
In data 30 maggio 2008 sono poi state emanate tre ordinanze, dirette ai
prefetti di Roma , Milano e Napoli; tra le altre disposizioni, spicca
quella del punto c) dell'art 1, ove si definiscono le iniziative da
adottare dai Prefetti/Commissari straordinari e precisamente:
"c) identificazione e censimento delle persone, anche minori di età, e dei
nuclei familiari presenti nei luoghi di cui al punto b"),(che comprende sia
i campi autorizzati in cui sono presenti comunità nomadi, sia gli
insediamenti abusivi) attraverso rilievi segnaletici;"
In tema di identificazione delle persone, la norma di legge vigente rimane
l'art. 4 TULPS R.D. n. 773 del 1931
La disposizione dell'ordinanza 30 maggio 2008 sopra citata, disponendo la
attuazione in via sistematica dei rilievi segnaletici, contrasta con la
normativa di legge vigente, con i principi costituzionali, con le
dichiarazioni internazionali sui minori.
Suona quasi irridente il richiamo più volte reiterato dal Ministro Maroni
alla esigenza, pure prevista nelle ordinanze sopra richiamate, di "tutela
dei minori da soggetti o organizzazioni criminali che utilizzano
l'incertezza sulla identità o sulla provenienza anagrafica al fine di porre
in essere traffici illeciti e gravi forme di sfruttamento", perché nella
stessa ordinanza, poche righe sopra, si ribadisce il "rispetto dei diritti
fondamentali e della dignità delle persone".
Quando demagogia e spettacolarizzazione divengono criteri guida, entrano
in crisi valori fondamentali e si violano addirittura le disposizioni di
legge emanate nel 1931.
L'art 3 della Costituzione solennemente proclama la "pari dignità sociale "
senza distinzione "di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali."
MD condivide pienamente il documento della Associazione dei magistrati per
i minori e per la famiglia che ha rivelato che "il metodo di rilevamento
delle impronte digitali si traduce in una forma di odiosa discriminazione
razziale", aggiungendo che "il provvedimento non ha alcuna incidenza per il
miglioramento delle condizioni di vita dei bambini nomadi e nessuna
efficacia per la tutela degli stessi dalle possibili forme di sfruttamento
criminale".
Una schedatura sistematica dei minori per mezzo della rilevazione delle
impronte digitali, incide in una materia dominata dal principio della
assoluta prevalenza del «superiore interesse del fanciullo» solennemente
sancito dalla Convenzione di New York sui diritti del fanciullo (ratificata
con la l. n. 176 del 1991).
7 luglio 2008
L'esecutivo
di Magistratura democratica