del segretario generale
Le dichiarazioni dell'onorevole D'Alema, a proposito della "trascuratezza" dei magistrati mentre veniva diffuso il testo delle intercettazioni telefoniche che lo riguardavano, sbagliano obbiettivo: non era ai giudici che toccava impedirne la diffusione, d'altronde inevitabile nell'attuazione di un passaggio procedurale previsto da una legge imperfetta. Sono senz'altro inopportune, e generano confusione e sconcerto.
L'Associazione Nazionale Magistrati ha sempre distinto fra legittimo diritto di critica e ricorso agli insulti, di cui in questi anni i magistrati sono stati fatti bersaglio più volte: in questo secondo caso, è sempre intervenuta a difesa dei magistrati, senza mai pensare di poter reagire anche solo minacciando il ricorso allo sciopero.Le dichiarazioni del vice presidente dell'ANM Antonietta Fiorillo disattendono del tutto questa linea, ed ottengono un solo risultato: quello di oscurare il fatto principale che i magistrati sono disposti a scioperare nuovamente, se non sarà approvata entro la scadenza del 31 luglio la riforma dell'ordinamento giudiziario.
Torino / Roma 17.6.2007
Rita Sanlorenzo
Segretario generale di Magistratura Democratica