L'attentato di Reggio Calabria è fatto estremamente grave e preoccupante: ancora oggi, in certe zone d'Italia il contrasto alla criminalità espone direttamente le istituzioni ed i loro rappresentanti alle reazioni violente che mirano ad intimidire ogni pretesa di ripristino della legalità.
E' importante che magistratura e forze dell'ordine non vengano lasciate sole, soprattutto dalle forze sociali che operano sul territorio: il rifiuto della logica della paura e dell'intimidazione rappresenta il segnale della condivisione di questa coraggiosa battaglia, che non può vincersi se non con l'appoggio della società civile.
Md è a fianco di Libera, di CGIL, CISL e UIL, e delle altre associazioni che oggi terranno un sit - in silenzioso nei pressi della Procura Generale del capoluogo calabrese, per esprimere la loro condanna ed il loro sostegno.
Ma questa battaglia non si vince senza una forte azione politica che tra l'altro, miri a rafforzare i mezzi e le risorse indispensabili per l'azione della magistratura: lo svuotamento delle procure, soprattutto del Sud, e le proposte legislative in tema di vendita dei beni confiscati ale mafie certo non vanno nel segno che oggi unifica tutte le dichiarazioni pubbliche che sono seguite all'attentato.
E' compito anche dei magistrati denunciare le ricadute di certe scelte: e per questo è importante che l'assemblea pubblica indetta dall'ANM per il prossimo 16 gennaio a Roma, aperta alle forze politiche, agli operatori di giustizia ed alla società civile, raccolga il maggior numero di testimonianze di chi in quelle realtà opera, con sempre maggiori difficoltà e sacrifici. Contiamo sulla massima partecipazione, anche in segno di solidarietà ai colleghi reggini.
Torino - Milano, 4 gennaio 2010
Il Presidente Claudio Castelli
Il Segretario Generale Rita Sanlorenzo