di Carlo Flamigni, in Questione giustizia n.5/2004
Non ho mai dedicato tempo a ragionare su cose delle quali, pure, riconosco la straordinaria importanza, un po' perché chi spende gran parte della sua vita facendo cose che gli piacciono finisce con l'essere monotematico (questa è, naturalmente, autocritica), un po' perché, per carattere, tendo a non pensare alle cose che mi addolorano o mi indignano. Così, non ho mai ragionato a lungo sulle norme che regolano la nostra vita, su cosa le motiva e su come dovrebbero essere fatte, e mi sono limitato a vivere come un cittadino un po' spaventato dalla Giustizia e a fingere di non vedere quanto spesso essa venga manipolata fino a diventare uno strumento in difesa dei disonesti....
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