Intervento di Daniela Intravaia (Associazione Nazionale Dirigenti)


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Daniela Intravaia (Assoc. Naz. Dirigenti)

Esprimo la più ferma contrarietà ai supermanager del d.d.l. attualmente in discussione sull'ordinamento giudiziario, si tratta di una figura di difficile collocazione nell'attuale assetto organizzativo, che sarebbe direttamente all'interno della sfera di responsabilità del ministro

Sui magistrati onorari, è in corso una riflessione in progress nella nostra organizzazione, mentre il PCT viene percepito come sistema di recupero di risorse che si sta verificando nei laboratori pilota.

E' importante arrivare ad una definizione di maggiore dettaglio delle competenze all'interno dell' UPP che non è magistratocentrico, ma occorre anche discutere sulle risorse disponibili ora, dato che si registrano scoperture da 11 a 40% degli amministrativi.

All'interno della cancelleria occorre indubbiamente un collegamento più stretto con la sezione giudicante e per questo si può pensare di specializzare due team professionali : una parte cura le attività di "front office" con figure professionali medio alte; l'altra componente va dedicata all'assistenza al magistrato per attività non di tipo giurisdizionale ma per quello che sta intorno all'udienza (compreso SICC- POLIS ecc.). Questa attività già possibile oggi ma bisogna specializzare il primo team sui sistemi di incameramento informatizzato del fascicolo, il secondo su attività più mirata al lavoro del giudice.

Oltre le cancellerie, bisogna prendere in considerazione le funzioni dei dirigenti amministrativi, considerandoli come garanti del funzionamento dei servizi verso l'utenza e verso la magistratura. Questo presuppone un dialogo con la magistratura (e la sua dirigenza) che va sviluppato nella stesura delle tabelle : come può il dirigente magistrato stenderle senza conoscere le reali risorse interne? Il lodo LA GRECA è un'accettabile base per la soluzione dei possibili conflitti tra le due dirigenze, ma si può anche pensare ad organismi di conciliazione di tipo arbitrale tra Ministero e CSM.

Le esigenze di assistenza non si possono realizzare con precari, tipo emendamento Caruso, o stagisti. Invece è importante le formazione congiunta dei giuristi, ma rare sono state le iniziative al riguardo del CSM, mentre c'è bisogno di una conoscenza più puntuale e di un più profondo interscambio tra le nostre diverse culture.

Seminario di Bologna "Ufficio per il processo" - giugno 2004

16 07 2007
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