del segretario nazionale Ignazio Juan Patrone
Amicizia
e solidarietà ai magistrati italiani
In
occasione del nostro sciopero del 14 luglio 2005 abbiamo ricevuto
tante e tali attestazioni di solidarietà da lasciare
emozionati e, in qualche caso, persino sorpresi. Si tratta di
documenti articolati di Associazioni nazionali e di messaggi brevi di
singoli colleghi, di attestazioni di stima e di amicizia, a volte del
ricordo di incontri avuti con colleghi italiani, anche molti anni or
sono.
Alcuni
tra le colleghe ed i colleghi che ce li hanno inviati sono dirigenti
da lungo tempo di associazioni nazionali ed internazionali, hanno
partecipato ai nostri congressi, hanno scritto sulle nostre riviste.
Altri sono semplici magistrati, giudici e pubblici ministeri, colpiti
da quella che Leandro Despouy ha definito la nostra incredibile
capacità di resistere tanto a lungo ad una tanto forte
pressione del potere politico.
I
testi sono in francese, ma anche in spagnolo, portoghese, inglese, le
tante lingue della solidarietà associativa e della difesa
dell’indipendenza della magistratura, in Italia come in Europa
e in America Latina, e persino in Africa. Si resta senza parole di
fronte ad associazioni del Perù e del Brasile, dell’Ecuador
e dell’Argentina, della Polonia e del Portogallo, che si
mobilitano per una “vertenza nazionale” che potrebbe
apparire distante dall’interesse diretto di quelle colleghe e
di quei colleghi.
La
solidarietà e l’amicizia non sono sentimenti che nascono
all’improvviso.
Esse
si cementano in anni di lavoro comune, di condivisione di principi e
di obbiettivi, di passione politica e civile. Questi documenti e
questi semplici messaggi ci dicono quanto la magistratura italiana
(ed in particolare Md) abbia saputo negli anni diffondere un modello
virtuoso di indipendenza e di autonomia dell’ordine
giudiziario.
Ora
sta a noi non deludere queste attese e queste speranze. Anche se la
riforma-contro è entrata in vigore non dobbiamo darci per
vinti.
Come
ha scritto il collega Kashama, della Repubblica del Congo, “se
l'Europa comincia a regredire, sul piano dell’indipendenza
della magistratura, noi del Sud perdiamo i nostri punti di
riferimento, ed è la catastrofe ! Perciò
tenete duro, amici !!” .
Non
possiamo deludere queste aspettative.
Il
segretario nazionale
Ignazio
Juan Patrone
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Chers
collègues et amis,
Une
initiative a été prise par Medel compte tenu de son
ancrage italien (via "Magistratura democratica" et
"Movimento per la giustizia" qui représentent des
tendances de l'union "Association Nationale des Magistrats
italiens"). Le "modèle italien"
consiste aussi en l'existence d'une unité d'action de la
magistrature (à 90 % des magistrats nommés) pour
défendre les questions essentielles tout en permettant la
diversité des opinions sur certaines questions. J'ai eu le
privilège d'être invitée au congrès de
Venise de l'ANM début février 2004 et de voir plus d'un
millier de participants représentatifs de toutes les
sensibilités (de la gauche à la droite) voter l'appel à
la grève. Une expérience fabuleuse!Quelles que
soient nos opinions personnelles relatives au mode d'action de la
grève, il nous revient, je crois, d'être aux côtés
de nos collègues italiens contre la volonté d'un
certain pouvoir politique qui veut mettre les magistrats sous carcan
contre le patrimoine constitutionnel européen. Notre
patrimoine constitutionnel, patrimoine que les magistrats italiens
ont largement contribué à construire. Si la loi
italienne est votée telle quelle, c'est un dangereux précédent
qui sera créé en Europe. N'hésitez donc pas
à utiliser les informations mises à disposition par
Medel comme bon vous semble pourvu que ce soit pour soutenir la
résistance de nos collègues.Bien à
vousMarie-Anne Swartenbroekx
[Primo
Appello di Marie Anne Swartenbroekx, Segretario generale di MEDEL,
che ha chiamato i colleghi, europei e non solo, ad esprimere la
solidarietà nei nostri confronti].
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Cari
amici e colleghi italiani,
Dalla
Germania Vi trasmetto i saluti della Neue Richtervereinigung e
della rivista “Betrifft JUSTIZ” nella vostra
lotta per l’indipendenza della magistratura.
I
nostri rapporti stretti colla magistratura italiana risalgono a più
di 25 anni.
In
Italia abbiamo incontrato una nozione in Germania sconosciuta, cioè
l’autogoverno del Terzo Potere. Inoltre abbiamo appreso
che questa nozione non era un fantasma, ma realtà
vissuta. Da quei tempi il modello italiano è rimasto la nostra
stella polare. Invece non sarebbe giusto ridurre l’esempio
italiano all’aspetto istituzionale. Ammiriamo il coraggio dei
colleghi italiani nella lotta contro la corruzione e la criminalità
organizzata, sentiamo profondo rispetto nei confronti con i loro
sacrifici. La serenità dei colleghi italiani nei confronti di
sfide, pressioni e minacce è quasi un faro per noi.
L’indipendenza
nei confronti degli altri poteri cresce nella solidarietà
intellettuale, politica ed emozionale con i colleghi. Il vostro
esempio e gli argomenti degli amici italiani hanno contribuito
alla nascita della rivista “Betrifft JUSTIZ” che
intanto ha compiuto 20 anni. La Neue Richtervereinigung corrisponde
in Germania alla Magistratura Democratica in Italia.
Con
organizzazioni corrispondenti d’altri paesi europei
abbiamo fondato nel 1985 l’organizzazione
europea MEDEL, Magistrati Europei per la Democrazia e le Libertà,
alla quale aderisce adesso anche l’organizzazione italiana
Movimenti per la Giustizia.
Tra
i fondatori erano gli amici italiani Mimmo Gallo, Giovanni
Palombarini, Salvatore Senese e Pierluigi Zanchetta. Il
presidente attuale è l’amico italiano Ignazio Juan
Patrone. Per molti anni Edmondo Bruti Liberati, l’ex
presidente dell’ANM, era uno dei delegati italiani nel
Consiglio d’Amministrazione di MEDEL.
Nel
1993 a Palermo, nel 1996 a Napoli, MEDEL a preso delle decisioni
fondamentali sulla magistratura in Europa che sono vigenti
ancora. Mediante la scelta di questi luoghi, le
organizzazioni riunite nella MEDEL hanno pronunciato la
solidarietà europea con i colleghi italiani e con la
loro lotta.
Oltre
alle funzioni di risolvere conflitti e di mantenere l’ordine,
la più nobile e la più importante funzione della
giustizia è quella di controllare e di limitare qualsiasi
potere. La giustizia è la speranza di coloro che non possono
oppure non vogliono utilizzare violenza e potere.
Ci
riunisce il nostro impegno per i diritti umani, l’ideale di una
giustizia con viso umano, di una giustizia legittimata a pronunciarsi
“nel nome del Popolo”.
Vi
auguriamo serenità e coraggio nella vostra lotta e Vi
pronunciamo la nostra solidarietà.
Christoph
Strecker,
co-fondatore
della Neue Richtervereinigung e di MEDEL,
co-editore
della rivista “Betrifft JUSTIZ”
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Magistratura:
Itália e Portugal, di António Cluny Presidente
do Sindicato dos Magistrados do Ministério Público[articolo
pubblicato sul quotidiano portoghese Publico, di diffusione
nazionale, il 13 luglio 2005] Em Portugal nada de
semelhante ao que ocorre em Itália se poderia passar! Entre
nós governa um partido de esquerda, que, por o ser, nunca
pensaria em vingar-se das magistraturas por causa de concretos
processos que tivessem afligido militantes seus...1.No
próximo dia 14, a magistratura italiana fará, pela
quarta vez na sua história, uma greve. Trata-se de um
movimento cívico de protesto contra a chamada "lei
Castelli", que o Presidente da República, Ciampi, se
havia já recusado a promulgar e que Leandro Despouy, o relator
especial da Nações Unidas da Comissão dos
Direitos Humanos sobre a Independência dos Juízes e
Advogados, havia, recentemente, considerado "uma limitação
inquietante da garantia da independência que desde há um
decénio caracteriza o sistema judicial italiano, confere à
Itália um prestígio moral invejável e constitui
um modelo para os outros países".O Presidente Ciampi
considerou, quando decidiu não promulgar a lei, que a dita
reforma subtrairia as prerrogativas constitucionais do Conselho
Superior da Magistratura na gestão da carreira do magistrados,
implicaria uma separação radical entre juízes e
procuradores, produziria uma hierarquização
insuportável do Ministério Público e não
responderia, de facto, a nenhuma das reivindicações e
preocupações dos cidadãos quanto à
eficácia e garantias do sistema de justiça.Claro
que tudo isto se passa na Itália de Berlusconi, que diz
querer, deste modo, legitimar a magistratura, mas que muitos alegam
pretender, afinal, simplesmente, vingar-se dos seus juízes,
devido aos processos de que foi e é alvo.2. Em
Portugal, nada de semelhante se poderia passar!Em primeiro lugar,
porque entre nós governa um partido de esquerda, que, por o
ser, nunca pensaria em vingar-se das magistraturas em geral, por
causa de concretos processos que tivessem afligido militantes
seus.Em segundo lugar, porque a "inteligência",
as "elites intelectuais", portuguesas, que muito têm
pensado sobre estes assuntos, não deixariam.Lembremo-nos
de artigos recentes e eloquentes intervenções públicas
de alguns deles sobre a matéria.Um professor de Direito
Constitucional que já antes do 25 de Abril não gostava
de greves dos alunos e que agora, coerentemente, continua a não
gostar que os mesmos ex-alunos façam greve por serem
magistrados; embora se esqueça de referir a jurisprudência
do Tribunal Constitucional - o único tribunal maioritariamente
não composto por juízes de carreira - que legitimou
essa prática. Um "educador da classe operária"
que foi (é?) advogado de uma multinacional do petróleo
e que também não gosta de greves dos magistrados,
porque põem em causa os órgãos de soberania -
"do Estado burguês", supõe-se! Um sociólogo
que, depois da crítica ao jornalismo português pela
forma como, sem pesquisar os factos, noticiou um "arrastão"
- que afinal não existiu -, afirma, sem hesitação,
que o poder político só nomeia, como representantes
para o Conselho Superior da Magistratura, outros magistrados de
carreira, facto tão evidentemente verdadeiro como o referido
"arrastão".Em terceiro lugar, porque vivemos num
país onde a cultura cívica e democrática é
exemplar e tanto bastaria para proteger a magistratura.Recordemos,
a propósito, as sondagens que atribuem folgadas vantagens a
candidatos às autárquicas que foram e são alvo
de processos-crime relacionados com o exercício dessa
função.Daí que alguns dos referidos
intelectuais tenham, até, assisadamente, aventado que era
preciso "legitimar" os magistrados pela via eleitoral, no
pressuposto, absolutamente comprovado, de que a legitimação
maioritária pode tornar verdadeiro um facto falso ou justa uma
sentença iníqua.Por isso, estou certo, em Portugal
nada se passará como em Itália. Podemos, assim,
justamente, prestar a nossa desinteressada e indignada solidariedade
aos juízes italianos, alvos de métodos nunca vistos nem
experimentados no nosso democrático país.
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Dear
colleagues,
I
would like to express solidarity with the Italian Judges. The
independence of the judiciary is one of the most important values and
rights that shall never be taken away from judges in order to protect
the society.
Maria
Teresa Romer
The
President of the Polish Judges Association
__________________________________________________________________________
Dear
colleagues,
In
the name of ASJP [Associazione Sindacale dei Giudici
Portoghesi], I wish to express all the solidarity and support of
Portuguese judges to Italian colleagues, in their fight for the
independence of judiciary, and against all the attempts to control
and depreciate the current constitutional and legal system concerning
judicial organization and magistrates competences.Alexandre
Baptista Coelho (President of
ASJP)__________________________________________________________________________
Apoyamos
a los Magistrados Italianos en Huelga el 14 de Julio 2005Los
magistrados italianos se ven coartados a llamar, para el 14 de julio
2005, una cuarta jornada de protesta contra el proyecto de ley de
reforma de la organizaciòn judiciaria propuesto por el
Gobierno. En diciembre 2004, el Presidente de la Repùblica
Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, ha rehusado de promulgar esta ley,
invitando el Parlamiento a revisar una pluralidad de puntos, segun
èl, inconstitucionales. La decisiòn de Ciampia ha
recibido el apoyo del Relator Especial de la Comisiòn de
derechos humanos de las Naciones Unidas sobre la independencia de
jueces y abogados, que afirmò "las reformas propuestas
constituyen una limitaciòn inquietante de la garantìa
de independencia que ha sido, ya hace decènios, caracterìstica
del sistema judicial italiano, otorgando a Italia un prestigio
internacional y una autoridad moral enviables y ofreciendo un modelo
para otros Paìses".Las objeciones fundamentales del
Presidente de la Repùblica han sido – en substancia -
ignoradas por la actual mayorìa polìtica y el Senado ha
confirmado con su voto el texto criticado que:
.
subtrae al Consejo Superior de la Magistradura sus prerogativas
constitucionales en materia de carrera judicial; . implica
una separaciòn de hecho entre jueces y fiscales ademàs
de una furte jerarquizaciòn de las fiscalìas; .
no responde en nada a las legìtimas preocupaciones de los
ciudadanos en tema de funcionamiento de la justicia. Los
magistrados italianos esperan ser escuchados del Parlamiento de su
Paìs, para evitar de ver adoptado definitivamente el texto de
esta desdichosa reforma, contraria a los principios consacrados por
el Consejo de Europa y por las Naciones Unidas.
Nosotros,
fiscales brasileños, manifestamos nuestra preocupaciòn
para el destino de la independencia del poder judicial en Europa,
especialmente en Italia.
Directoria
del Movimento do Ministério Público Democrático
São Paulo – Brasil
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JPD
APOYA LA JORNADA DE LUCHA DE LOS MAGISTRADOS ITALIANOS
Hoy,
14 de julio, el Parlamento Italiano afronta un nuevo intento del
gobierno de Silvio Berlusconi de reformar el sistema judicial
italiano, con la inconfesada finalidad de dotar al presidente de un
orden penal a la medida de sus numerosas y perentorias necesidades
procesales.
El
presidente de la República, Carlo Azeglio Ciampi, ejerciendo
su función arbitral, había devuelto al gobierno la
norma ante las fundadas dudas sobre su constitucionalidad, lo que no
arredra al presidente del gobierno en sus intentos de influir en el
Poder Judicial italiano.
Jueces
para la Democracia comparte los temores de la magistratura italiana.
La reforma pretendida pretende rejerarquizar la magistratura,
volviendo a la situación anterior a la Constitución de
1.947, cuando el fascismo gobernaba en el vecino país. Por
otro lado los intentos de fortalecer la casación sólo
pretenden debilitar el Consejo Superior de la Magistratura, al que se
reducen competencias tan importantes como el reclutamiento de los
jueces.
Por
último se trata de influir también en la Fiscalía,
que se pretende desmembrar del resto de la carrera judicial,
disminuyendo su status de independencia, que hoy es similar al de los
magistrados. En definitiva, se pretende desde el gobierno presidido
por el señor Berlusconi influir directamente en el Poder
Judicial, propiciando vías que disminuyan su hasta hoy
contrastada independencia de criterio.
Jueces
para la Democracia apoya por ello la jornada de protesta que ha
organizado la magistratura italiana, en defensa de la independencia
judicial y de las garantías del Estado de Derecho en toda
Europa.
Madrid,
14 de julio de 2005
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"Justicia
Democrática" de Argentina
expresa
adhesión a la lucha de los magistrados italianos por la
independencia de la justicia y por lo tanto repudia la reforma
aprobada por el Parlamento de ese país.
De
haber sido una normativa ejemplar, precursora de las modernas
organizaciones judiciales, y respecto del estatuto del juez, que es
equivalente a la consagración de las mayores garantías
individuales para la ciudadanía, estas actuales modificaciones
constituyen un gravísimo retroceso para las libertades y los
derechos humanos del pueblo italiano y de sus jueces. Ciertamente que
así no será modelo a imitar por otras legislaciones, y
menos particularmente las de nuestra América Latina,cuyas
mejoras institucionales se inspiraron en el sistema italiano, hoy
desfigurado.
Estas
innovaciones que introdujo el legislador peninsular, motivarán
alarma y desconcierto, y seguramente una nuev intervención del
Relator de la O.N.U. para la independencia de jueces y abogad os.
Nuestra
entidad acompaña, y acompañará a jueces y
asociaciones italianas, en todo el trayecto que sea necesario
recorrer para restaurar la vigencia de los valores que el Parlamento
italiano acaba de desmerecer.
Gerónimo
Sansó.
Presidente
de la Asociación Civil Justicia Democrática. Buenos
Aires - R. Argentina.
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Ecuador
se suma a la solidaridad
Queridos
hermanos magistrados italianos:
Sepan
que Ecuador esta con ustedes en la lucha por su independencia. Lo
sentimos en carne propia porque sabemos lo que significa no tener una
funcion judicial independiente y por eso todo aquello que vaya en
contra de la justicia imparcial, independiente que hace posible un
Estado de Derecho, es nuestra preocupacion.
Adelante
amigos italianos, no estan solos en su lucha.
Miguel
Antonio Arias
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Compañeros
italianos:
Ánimo
en esta lucha resistente por la dignidad de la justicia y la defensa
de las conquistas, principios y valores sociales, frente al poder
"absoluto". El atropello a la independencia judicial es una
atropello a los derechos de los ciudadanos, especialmente de los más
indefensos, frente al poder de la "satrapía". Si
dominan el poder judicial ya tendrán todo controlado, y esta
es una epidemia de fácil propagación y contagio ...
Gracias
por vuestro ejemplo, por vuestra resistencia, por vuestra ayuda
preventiva ...Teneis el apoyo y la solidaridad de muchos
compañeros y ciudadanos.
Un
fuerte abrazo.
Faustino
Rodríguez, Barcelona.
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Prezados
Em
nome dos organizadores do Forum Mundial de Juízes,
evento paralelo/integrado ao Forum Social Mundial, expressamos nosso
total apoio ao movimento dos magistrados da Itália, inclusive,
o texto anexado em recente email já compartilhado por outras
associações.Desde já, registramos nossa
disposição e interesse em maiores
notícias.Atenciosamente, Ricardo Carvalho
FragaJuiz do Trabalho no Tribunal Regional do Trabalho no Rio
Grande do SulPorto Alegre, Brasil
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Estimados
colegas italianos, su lucha es nuestra lucha, estamos unidos en una
sola utopia: laindependencia del poder judicial. Solo abrimos
caminos y otros, en un dia no muy lejano, lo transitaran con
dignidad. Hasta la victoria siempre.
Miguel
Antonio Arias
__________________________________________________________________________
La
lucha en defensa de la independencia judicial es parte importante en
la defensa de la democracia.Los colegas jueces italianos tienen
larga experiencia de coraje y entereza.
Un
abrazo solidario desde Arequipa, Perù.
Jorge
Luis Salas Arenas
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Apoio
aos Juízes Italianos
O
Fórum Mundial de Juízes, enquanto fórum
especial, integrado ao Fórum Social Mundial, manifesta seu
apoio à luta dos magistrados italianos contra a reforma da
organização do Poder Judiciário da Itália.
Seguimos
a orientação de que a jurisdição é
exercício de poder que se legitima ao garantir os direitos
fundamentais. É essencial, portando, para a construção
de um Estado e de uma sociedade norteados pelos valores da democracia
e respeito aos sistemas internacionais de proteção dos
Direitos Humanos, a existência de sistemas judiciais
independentes, não hierarquizados.
A
reforma que o poder político pretende impor ao povo Italiano
representa um retrocesso a um sistema judicial que se
notabiliza no cenário mundial pela coragem e independência
de suas juízes.
Coordenação
do FMJ
__________________________________________________________________________
La
Asociación de Jueces para la Justicia y la Democracia de Perú,
expresa
su total respaldo a la Asociación Nacional de Magistrados
Italianos, en su protesta contra el Proyecto de Ley elaborada de la
mayoría política del Gobierno Italiano, sobre
organización Judicial.
Compartimos
lo expresado por Leandro Despouy, Relator Especial de Naciones
Unidas para la Independencia de los Jueces, quien ha señalado
que cualquier intento de limitar la garantía de independencia
de los Magistrados del Sistema Judicial Italiano, merece un enérgico
rechazo por vulnerar los principios básicos de independencia y
equilibrio de poderes, tan necesarios a todo Estado Democrático
de Derecho.
La
constante búsqueda del fortalecimiento institucional en
nuestra Realidad latinoamericana, ante las frecuentes intromisiones
de los entes políticos, nos hace especialmente sensibles a
este tipo de maniobras que pretenden en clara demostración de
abuso de poder, mermar la independencia de los Magistrados como
garantes de la Justicia.
Rechazamos
por ello que el proyecto pretenda sustraer al Consejo Superior de la
Magistratura sus prerrogativas constitucionales en materia de carrera
judicial y que pretenda, entre otros, evitar la nominación de
M. Caselli, Procurador General de Turín, por límites de
edad, subterfugios todos ellos para manipular el Sistema de
administración de Justicia.
Lima,
18 de Julio del 2005
__________________________________________________________________________
SYNDICAT
DE LA MAGISTRATURE
Paris
12 juillet 2005communiqué de presseUne attaque
contre l'Europe de la justiceMalgré le réexamen
imposé par le président de la République, le
parlement italien s'apprête à voter le 14 juillet
prochain une nouvelle réforme de la justice.Cette
réforme vise notamment à remettre en cause l'unicité
de la magistrature, qui comprend juges et procureurs, et à
diminuer le rôle du Conseil supérieur de la
magistrature. Il s'agit en particulier de permettre au gouvernement
d'accentuer son emprise sur le parquet et de maîtriser ainsi
les poursuites, en particulier dans les affaires politiques et
financières.Les garanties d'indépendance de la
magistrature italienne sont ainsi remises en cause. Cette réforme
ne serait évidemment pas de nature à améliorer
la confiance mutuelle, sans laquelle un espace judiciaire européen
ne saurait se construire.C'est pourquoi le Syndicat de la
magistrature exprime toute sa solidarité et son entier soutien
aux magistrats italiens en résistance pour l'Etat de
droit.__________________________________________________________________________
Je
déclare soutenir les magistrats italiens en grève le 14
Juillet 2005 qui est aussi le jour de la célébration
en France de la prise de la Bastille et donc une occasion unique au
niveau des symboles de soutenir mes collégues italiens
inquiets du projet de loi du gouvernement sur l'organisation
judiciaire contraire aux principes consacrés par le conseil de
l'Europe et par les Nations Unies.
Alain
BILLAUD
Délégué
Régional du Syndicat de la Magistrature pour la Cour d'Appel
de Pau.Vice-Président TGI TARBES (France)
__________________________________________________________________________
Chers
collègues,
L'indépendance
de la magistrature en Europe est une garantie d'un espace de liberté
et de démocratie.
C'est
pourquoi, à l'appel de MEDEL, je tiens à vous
marquer ma solidarité dans votre combat
pour
préserver l'indépendance de la magistrature italienne.
Je
souhaite un plein succès à votre mouvement de
protestation.
Bien
cordialement,
René
CONSTANT, Juge de Paix de WAREMME (BELGIQUE)
__________________________________________________________________________
In
the name of UPF [Union Progresista de Fiscales, España],
I want to express the strongest support to the Italian magistrates in
the fight against a legal draft, which is against all sense of logic
and coherence within a legal system much admired by the Spanish
prosecutors.
Antonio
Vercher
__________________________________________________________________________
Chers
collègues,
Je
me joins sans réserve au concert de protestations qui
s'élèvent contre les menaces qui pèsent sur
l'indépendance de la magistrature italienne.
Christine
Matray
Conseiller
à la Cour de cassation Bruxelles
__________________________________________________________________________
Chers
Collègues, chers amis,
Je
soutiens sans réserve les efforts de nos collègues
italiens pour défendre l'indépendance sans
laquelle aucune justice acceptable ne peut être rendue. Un Etat
qui s'attaque de la sorte à ses juges sape tôt ou
tard sa propre crédibilité.
Avec
toute ma solidarité,
Patricia
Jaspis, Juge d'instruction à Bruxelles
__________________________________________________________________________
Bonjour
a vous,
Oserais-je
souhaiter a nos estime(e)s Collegues italien(-ne)s de connaitre,
au terme de leur légitime mouvement de protestation, le meme
resultat que celui obtenu en Roumanie la ou, selon ce qu'il m'a
semble pouvoir comprendre, le Gouvernement de Bucarest a ete
contraint de demissionner apres que sa reforme judiciaire
(soustrayant entre autre chose la nomination des Magistrats au
Conseil Superieur de la Magistrature) ait ete quelque peu malmenee
par la Cour constitutionnelle ...?
La
preservation de l'independance des Magistrats vaut bien la survie
d'un Gouvernement?
Bien
a vous,
Yves
MOINY (Membre de l'Association Syndicale des Magistrats -
Belgique)
__________________________________________________________________________
Chers
collègues,
A
l'appel de MEDEL, je me joins également à vous tous
pour soutenir votre légitime protestation et
vous
dire ma totale solidarité dans votre lutte pour l'indépendance
de la magistrature italienne
Avec
mes cordiales amitiés
Martine
CASTIN, Conseiller à la cour d'appel de Mons (Belgique)
__________________________________________________________________________
Si
l'Europe commence à régresser, sur le plan de
l'indépendance de la magistrature, nous du Sud nous
perdons nos repères, et c'est la catastrophe !
Tenez
donc bon les amis !!Serge Kashama de la RD Congo,
actuellement à Vichy, pour un Cours d'été
organisé par l'AIDH de Marc Agi
__________________________________________________________________________
Aujourd'hui
14 Juillet, les juges italiens sont en grève. Je n'oublie pas
mes Collègues italiens qui ont su donner à la
magistrature une nouvelle dimension dignificatrice (?), moderne et
democratique.
Grazia
tanta !
Francisco
Bruto da Costa,Juiz da Relação de Lisboa,
Portugal.
Hoje,
14 de Julho de 2005, os Juízes italianos estão em
greve.(Muito embora isso faça engulhos a muitos
puristas, os Juízes podem entrar em greve, se assim o
entenderem, quer cá em Portugal, quer na Itália).Aos
meus Colegas Ignacio Patrone e Maria Giuliana, e através deles
a todos os Juízes italianos, eu quero dirigir uma palavra de
incentivo e um agradecimento.Não esqueço que foram
os meus Colegas italianos que souberam conferir à magistratura
uma nova dimensão dignificadora, moderna e democrática,
corajosamente assumida na luta contra as máfias.Correm na
Europa ventos reaccionários contra os Juízes, talvez
porque estes se tenham tornado demasiado independentes – o
senhor Sarkozy em França e o senhor Berlusconi na Itália
têm seguidores urbi et orbi em termos europeus – e
infelizmente até Governos alegadamente “de esquerda”,
como o português, embarcam em aventuras demagógicas
anti-judiciais que poderão levar a consequências
gravíssimas.Termino como comecei: aos meus Colegas
italianos deixo aqui uma palavra de incentivo e outra de
agradecimento.Grazia tanta !