di Ignazio Juan Patrone, presidente di Medel
MEDEL - Magistrats Europens pour la Dmocratie et les Liberts, è stata fondata a Strasburgo il 15 giugno 1985. Lo Statuto dell'Associazione venne approvato dalla prima assemblea generale tenuta a Parigi il 29 novembre 1987, che elesse anche il Consiglio di amministrazione nelle persone di: Simonis - Wettinck (Belgio) ; Belloch - Mena (Spagna) ; Froment - Guichard (Francia) ; Stavropoulos - Rammos (Grecia) ; Senese - Zanchetta (Italia) ; Van der Schans - Reiling (Paesi Bassi); Pinto Dos santos - Torres (Portogallo); Stotzel - Strecher (R.F. Tedesca).
C'era ancora il Muro di Berlino e l'Europa era divisa in due blocchi contrapposti, non esisteva l'Unione europea ma solo le Comunità con competenze esclusivamente doganali ed economiche e con un numero ridotto di Paesi membri. Se qualcuno allora avesse pensato che venti anni dopo avremmo avuto la moneta unica e che l'argomento principale di discussione sarebbe stato l'adozione di un Trattato costituzionale sarebbe stato preso per un visionario.
I nostri "padri fondatori" però furono preveggenti; lo Statuto di MEDEL approvato a Parigi - e tuttora in vigore - prevede infatti tra gli scopi sociali "L'instaurazione di un dibattito tra i magistrati di differenti Paesi al fine di sostenere e promuovere l'integrazione comunitaria europea e la creazione di una unione politica".
E' in clima completamente diverso che la nostra Associazione europea ha festeggiato a Roma i suoi primi venti anni di attività in questo maggio del 2005. L'Unione politica è ormai una realtà con la quale i magistrati devono quotidianamente confrontarsi, lo "spazio di libertà, sicurezza e giustizia" è diventato una delle principali competenze messe in comune dai venticinque Paesi membri, la caduta della cortina di ferro e la nascita di Stati costituzionali di diritto nell'Europa centrale ed orientale ha sviluppato enormi energie, ponendo al tempo stesso grandi problemi legati alla necessaria transizione.
MEDEL, che oggi è costituita da quindici associazioni di dieci Paesi, non ha voluto limitarsi ad una celebrazione dei suoi primi venti anni, ma ha dimostrato di essere entrata nell'età della responsabilità.
Ha perciò pensato e realizzato un Convegno internazionale di grande rilievo, organizzato da Magistratura democratica e dal Movimento per la giustizia (entrato felicemente in MEDEL nel 2003) col patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, dal titolo "Justice, force de la Dmocratie".
Il 20 maggio, nella sala delle Conferenze del Consiglio superiore della magistratura, docenti universitari, magistrati di Paesi europei e dell'America Latina, rappresentanti delle istituzioni comunitarie e delle Nazioni Unite, hanno discusso di cooperazione giudiziaria e delle minacce che, in Europa e nel mondo, si addensano contro l'indipendenza della magistratura.
Voglio qui solo ricordare l'elevato livello degli interventi e delle relazioni; dopo il saluto, particolarmente gradito, del Vicepresidente Virginio Rognoni, Cristoph Strecher, uno dei nostri Fondatori, ha svolto una brillante relazione su passato e presente della nostra associazione dal titolo Medel, hier, aujourd'hui et demain. Il Prof. Luigi Berlinguer, Presidente della Rete europea dei Consigli di Giustizia, ha trattato brillantemente il tema "Autogoverno della magistratura ed il ruolo delle associazioni dei magistrati".
Interessantissima la seconda parte dell'incontro, dedicata a "Un vero spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Cooperazione giudiziaria e rispetto dei diritti umani", con relazioni di Giovanni Grasso, dell'Università di Catania, di Gisèle Vernimmen, Chef d'unit, DG Libert, Scurit et Justice della Commissione europea, di Alberto Perduca e Isabel Vicente Carbajosa dell'OLAF, e di Marie-Anne Swartenbroekx, Segretario generale di MEDEL, su "les droits fondamentaux à la croise des chemins".
Al pomeriggio abbiamo avuto il grande onore di aprire i lavori con una relazione di Leandro Despouy, Rapporteur spcial sull'indipendenza dei giudici e degli avvocati della Commissione dell'ONU per i diritti umani; quindi Luca De Matteis (Movimento per la giustizia) e Come Jacqmin (Syndicat de la Magistrature) hanno trattato, integrandosi magnificamente a vicenda, il tema "Derive securitarie e minacce contro l'indipendenza della magistratura".
MEDEL svolge dalla sua fondazione un'intensa attività in seno al Consiglio d'Europa; Raffaele Sabato e Orlando Afonso, Vice Presidente e componente del Consiglio Consultivo dei Giudici europei, hanno affrontato analiticamente i temi ed i problemi aperti a livello di tale importante organo consultivo, mentre Geronimo Sansò, Presidente della Federación de Asociaciones de Jueces para la Democracia de Latinoamrica y el Caribe, con la quale Medel nel 2004 ha stipulato un patto federativo, ha portato una testimonianza delle difficoltà dei colleghi giudici e pubblici ministeri dell'America latina.
Infine Miguel Carmona Ruano ha illustrato le posizioni di principio espresse da MEDEL sul tema cruciale della formazione dei magistrati, secondo il motto "Mieux faire et mieux ÃÂ'tre. Un modèle de magistrat «constitutionnel » europen .
Le due associazioni italiane di MEDEL, Magistratura democratica e Movimento per la giustizia, erano presenti, oltre che con i loro Consiglieri superiori, coi Presidenti e Segretari generali Castelli, Pepino, Martello e Condorelli, e con i loro delegati, storici ed attuali, tra i quali ricordo Senese, Zanchetta, Palombarini, Gallo, Bruti Liberati, Monetti, Michelini, Gatti, Natoli, De Matteis, Sabatini, scusandomi se dimentico qualcuno.
Queste giornate romane sarebbero state impossibili senza l'aiuto di Giovanni Diotallevi e di Fernanda Torres.
Ora il futuro; abbiamo finalmente un sito internet: www.medelnet.org, che sarà strumento potente di lavoro e di contatti; occorrerà tenere vive le relazioni, oltre che con l'America latina, coi Paesi del Mediterraneo, che si sono concretate da alcuni anni in seno alla importante Rete Euromediterranea dei diritti dell'uomo.
Grazie al Relatore speciale dell'ONU avremo certamente nuove opportunità di lavoro con magistrati africani ed asiatici e stiamo finalmente concretizzando l'idea di un Convegno internazionale, in Italia, sul diritto del lavoro nell'Europa che cambia; cercheremo di intensificare la nostra presenza attiva nel dibattito in corso per la costruzione di uno spazio comune di libertà e giustizia a livello dell'Unione europea.
La cooperazione giudiziaria deve essere costruita con l'apporto decisivo dei magistrati, e MEDEL dovrà giocare un ruolo al riguardo, unica associazione continentale in gradi di mettere a disposizione idee, esperienze e progetti.
Oggi è il momento della gioia e della speranza. Il nostro impegno sarà quello di continuare sulla strada tracciata in quel giugno del 1985.
Ignazio Juan Patrone, Presidente di MEDEL
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