di Giuliana Civinini, Luigi Marini, Francesco Menditto, Giuseppe SalmŽ, Giovanni Salvi
Il plenum ha approvato la nomina del Dr. Cosimo Ferri quale referente per la formazione decentrata del settore civile nel distretto di Genova.
Il dibattito è stato molto lungo e segnato da alcuni passaggi intermedi.
In senso sfavorevole alla nomina di Cosimo Ferri sono stati evidenziati alcuni, a nostro parere, insuperabili argomenti. In particolare è stato segnalato che il Consiglio Giudiziario di Genova ha espresso, all'unanimità, parere contrario in quanto: "la limitata esperienza nel settore civile non consente di ritenere il Dr. Ferri idoneo a ricoprire un incarico così rilevante quale quello di referente distrettuale per la formazione decentrata nel settore civile".
Effettivamente risultava al Consiglio che il Dr. Cosimo Ferri è assegnato prevalentemente a funzioni penali e solo in via residuale al settore civile, con ruolo costituito esclusivamente da esecuzioni mobiliari e volontaria giurisdizione.
Dalle statistiche si evince che il Dr. Ferri nell'anno 2000 ha depositato 3 sentenze civili, 5 nel 2001, 6 nel 2002, 7 nel 2003, 5 nel 2004.
Nel corso del dibattito è stato anche rilevato che la motivazione della delibera di nomina non conteneva alcun riferimento al parere negativo espresso dal Consiglio Giudiziario n a specifiche ragioni che consentissero di valutarne positivamente le attitudini nonostante la prevalente esperienza professionale del Dr. Ferri sia in settore diverso.
Per le predette ragioni è stato richiesto il ritorno in commissione della pratica.
Su tale proposta sono stati espressi 8 voti favorevoli (Md, Movimenti) 14 contrari (Unicost, MI, Laici di CD, Schietroma), 2 astensioni (Rognoni, Favara).
Successivamente è intervenuto un emendamento proposto da Meliadò nel quale si evidenziava che il Dr. Ferri svolge funzioni promiscue, che in passato ha pubblicato alcuni articoli e note a sentenza in materia civile e che si è impegnato nella formazione dei Giudici di Pace in servizio nel circondario di Massa, ma si continuava a non dare atto del parere negativo del Consiglio Giudiziario e delle eventuali ragioni che consentissero un suo superamento.
L'emendamento ha raccolto 13 voti favorevoli (Unicost, MI, Buccico, Marotta, Ventua Sarno, Spangher, Schetroma), 8 contrari (Md, Movimento) e tre astensioni (Rognoni, Favara, Di Federico).
La delibera di nomina, così emendata, è stata adottata con 14 voti favorevoli (Unicost, MI, Buccico, Marotta, Ventura Sarno, Spangher, Schietroma Favara) 9 contrari (Md, Movimenti e Di Federico) ed 1 astensione (Rognoni).
Ci duole constatare che, anche in questo caso, le argomentazioni che sconsigliavano la nomina, ancorch lungamente e dettagliatamente illustrate, non siano state in nessun modo prese in considerazione.
Non è stata presa in alcuna considerazione la valutazione motivatamente sfavorevole espressa all' unanimità dal Consiglio Giudiziario (caso pressoch unico, e anche questo fatto avrebbe dovuto imporre una particolare cautela nel discostarsi dal parere), neppure al fine di confutarne le determinazioni con argomenti diversi.
N è stato in alcun modo tenuto in considerazione che l'incarico del referente per la formazione decentrata richiede una buona conoscenza dei profili teorici e pratici dello specifico settore giudiziario, requisiti che non possono sussistere se non in presenza di una pratica giudiziaria effettiva e continuata nel tempo, certo non garantita dallo svolgimento di residuali funzioni civili da un magistrato che in sezione distaccata risulta assegnato primariamente al settore penale.
Non va, infine, dimenticato, che il Consiglio giudiziario nel ritenere non idoneo il dr. Ferri aveva proceduto (trattandosi del secondo interpello) ad individuare d'ufficio un magistrato di grande esperienza e indiscusso prestigio.
Anche con riferimento a tale aspetto la deliberazione consiliare mette nel nulla la scelta del consiglio giudiziario senza alcuna motivazione e senza, a nostro parere, un'adeguata riflessione.
di Giuliana Civinini, Luigi Marini, Francesco Menditto, Giuseppe Salmè, Giovanni Salvi