8 marzo


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8 marzo 2005

Democrazia associativa e uguaglianza tra donne e uomini

Credo dobbiamo cogliere la data odierna, 8 marzo, a quasi quarant'anni dall'entrata delle prime donne in magistratura (con il D.M. 5 aprile 1965 furono nominate le prime otto uditrici), per rilanciare un impegno per superare il deficit di rappresentanza e di partecipazione delle donne nei nostri organi istituzionali e associativi.

Come primo (ma non unico, nè esaustivo) gesto concreto lancieremo nel prossimo Congresso di Md una proposta di riforma statutaria del seguente tenore:

<< Art. 6 Democrazia associativa e uguaglianza tra donne e uomini

Magistratura Demoratica assicura, nella formazione degli organismi dirigenti, nelle proprie attività e designazioni, la possibilità di intervento di tutti gli associati e la presenza paritaria di donne e uomini.

Magistratura Democratica promuove il rispetto del principio di parità in tutte le sedi associative e istituzionali, e in particolare promuove la partecipazione paritaria di donne e uomini all'elezione degli organismi dirigenti dell'ANM, dei Consigli Giudiziari e del CSM. >>

A tale norma verrà accompagnata la previsione di partecipazione paritaria (10 donne e 10 uomini) dei componenti stabili del Consiglio nazionale di Md.

Credo che dovremo far sì che norme dello stesso tipo debbano essere lanciate ed adottate nell'A.N.M.

La magistratura italiana (che ormai ha una composizione femminile del 40% ed è in costante crescita) avrà futuro solo se sarà capace di assicurare piena partecipazione alle donne, valorizzando questa risorsa e questa ricchezza.

E' un problema fondamentale di democrazia.

Claudio Castelli, segretario nazionale di Magistratura Democratica

08 03 2005
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