Il CSM ha approvato il 26 gennaio la nuova circolare in tema di prelievo di
provvedimenti a Campione (relatore Salvi).
Si tratta di una circolare di notevolissimo rilievo.
E' bene sottolineare subito che essa appare piuttosto complicata e che
incontrerà difficoltà nella concreta attuazione.
Cercheremo quindi di organizzare un incontro con i nuovi consigli giudiziari, che saranno
chiamati ad applicarla (essa infatti non avrà valore per coloro che hanno
maturato il diritto alla valutazione prima del 30 aprile).
La complessità è frutto della grande difficoltà di conciliare l'esigenza di valutare
il lavoro emergente dal campionamento con la garanzia di un
trattamento omogeneo su tutto il territorio e privo di possibili aspetti di
discriminazione o di favore.
Innanzitutto si è dunque chiarito, con una modifica della circolare base,
che mai la valutazione potrà concernere il merito del provvedimento.
Poi si sono tendenzialmente individuate le tipologie corrispondenti ai tanti lavori del magistrato.
Poich molta parte dell'attività del magistrato non si estrinseca in atti
scritti (oppure in atti che è praticamente impossibile ricostruire a
distanza di anni) resta chiaro che questo è solo uno dei tanti elementi di valutazione,
da integrarsi con gli ordinari e innanzitutto con l' autorelazione e con la produzione
spontanea di provvedimenti.
La scelta per il prelievo a campione è fondamentale nel disegnare una strada
alternativa rispetto a quella scelta dal Governo con la controriforma: non
concorsi ma la concreta valutazione del lavoro del magistrato in quanto
magistrato.
Questo aspetto è stato colto nei commenti di stampa.
Su questa strada (non facile) ci proponiamo di andare avanti: cercheremo,
superando le difficoltà normative, di rendere la raccolta delle valutazioni
meno vincolata alle scadenze della progressione in carriera e di integrare
il materiale valutativo, soprattutto per i dirigenti.
Maria Giuliana Civinini, Luigi Marini, Francesco Menditto, Giuseppe Salmè, Giovanni Sa