dell'Anm
L'Anm ha espresso la pi viva preoccupazione per la riforma
dell'ordinamento giudiziario, approvata al Senato, le cui
caratteristiche essenziali mettono a rischio l'esistenza di una
magistratura indipendente, condizione imprescindibile per una giustizia
capace di tutelare diritti e libertà dei cittadini.
L'introduzione di concorsi per titoli ed esami per il passaggio della
funzione di primo grado a quello di appello, la previsione della
funzione di legittimità come sopraordinata a quella di merito, minano
la concezione costituzionale della pari dignità delle funzioni e
ripristinano un ordinamento gerarchico incompatibile con la funzione
giurisdizionale. In luogo di tale ritorno all'indietro da tempo l'Anm ha
proposto l'introduzione di un rigoroso controllo periodico di
professionalità che assicuri in tutte le funzioni la presenza di
magistrati qualificati.
La previsione di due concorsi d'accesso accompagnata inoltre dalla
difficoltà nei passaggi dalla funzione di giudice a quella di pm rischia
di produrre nei fatti una separazione delle carriere, ponendo le
condizioni per un futuro possibile controllo politico del pubblico
ministero. La previsione di una accentuata gerarchizzazione degli uffici
di Procura e il ripristino di un ampio potere di avocazione del
Procuratore generale, determinerebbe una negativa concentrazione dell'azione penale e delle indagini.
La nuova Scuola della Magistratura è strutturata in modo del tutto
inefficiente ed inadeguato e, nella composizione del comitato direttivo,
contrasta con le attribuzioni che la Costituzione riserva al Csm.
La proposta riforma dell'ordinamento giudiziario non incide in modo
positivo sulla gravissima crisi di funzionalità ed efficienza che vive
da anni la giustizia italiana. A tal fine servono interventi in materia
processuale e dell'organizzazione, in particolare l'istituzione
dell'ufficio del giudice e la revisione delle circoscrizioni giudiziarie
con una distribuzione delle risorse personali e materiali adeguata alle
caratteristiche concrete della domanda di giustizia nelle diverse
realtà.
A partire dal Congresso di Venezia e dalle deliberazioni adottate dal
CDC dell'8 febbraio 2004 si sono però manifestate apprezzabili
dichiarazioni di disponibilità, da parte del governo e delle forze
politiche di maggioranza, a prendere in considerazione le osservazioni
critiche e le proposte formulate dalla magistratura associata.
Significativa di questo nuovo clima è stata la audizione dell'Anm presso
la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati. Meritano attenzione
le aperture manifestate dal Pres. Pecorella e del relatore on. Palma su
alcuni punti ed in particolare in ordine all'abbandono del doppio
concorso iniziale per giudice e PM, alla attenuazione della
gerarchizzazione, attraverso il ripristino dei procuratori aggiunti e
alla razionalizzazione della organizzazione interna degli uffici
requirenti; alla modifica del sistema dei concorsi, con particolare
riferimento a quello per il grado di appello; ad un sistema di
valutazione periodica della professionalità; alla prima destinazione
degli uditori a funzioni giudicanti collegiali; alla riformulazione
delle ipotesi disciplinari.
Si deve altresì valutare positivamente la convergenza manifestata da
alcune organizzazioni dell'avvocatura su alcuni punti rilevanti della
proposta dell'Anm.
In questo contesto il Comitato Direttivo centrale dell'ANM
DELIBERA
di sospendere lo sciopero proclamato per i giorni 11 e 12 marzo e le
iniziative collegate . Il CDC, fermo restando lo stato di agitazione,
rimane convocato in via permanente per esaminare gli sviluppi della
situazione, fissando la prosecuzione dei lavori sui temi di cui
all'odierno odg non oltre il 2 aprile p.v.
Il CDC da mandato alla GEC e alle giunte locali di organizzare in vista
della prossima del prossima riunione del CDC assemblee aperte sulle
questioni dell'ordinamento giudiziario e della efficienza della
giustizia;
il cdc da mandato alla gec di preparare un'assemblea nazionale sulla
riforma dell'ordinamento giudiziario e sui problemi dell'efficienza del
servizio giustizia, sviluppando il libro bianco diffuso dall'ANM in
occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario.