Di Federico animalista


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del segretario nazionale Claudio Castelli

Le frasi pronunciate dal consigliere Di Federico sulla magistratura
''sono come i maiali: tra di loro si mordono, ma se ne tocchi uno
strillano tutti'' non sono un incidente di percorso, ma il segno di un
costume di volgarità, di disprezzo e di deriva istituzionale sempre pi
diffuso e preoccupante.
Sono rimasto stupito e allarmato dalla debolezza dei commenti avutisi.
Il rischio è di assuefarsi e di ritenere tollerabili episodi del genere
che gettano discredito su tutte le istituzioni (dalla magistratura, al
Csm, a chi ricopre tali cariche) e che aprono la strada ad un costume
fatto di denigrazioni ed insulti: i guasti cui portano questi
comportamenti non sono neppure calcolabili.
Mi domando chi si senta sereno ad essere amministrato da una persona che
ha un così "alto" concetto della categoria e quali precedenti vi siano
di un'alta carica istituzionale che si sia pronunciato in modo tanto
sprezzante verso i propri amministrati.
E soprattutto mi domando se la presenza del consigliere Di Federico sia
compatibile con l'alta considerazione che questi ha mostrato per la
magistratura.
E' una domanda che in primis dovrebbe porsi lo stesso consigliere Di
Federico.

02 03 2004
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