Cronache dal Consiglio n. 8


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di Civinini, Marini, Menditto, Salm, Salvi

Il conflitto di attribuzioni sulla nomina del procuratore di Bergamo, l’ufficio impugnazioni della procura di Napoli, il comitato scientifico e altro
Il plenum straordinario
, di cui si è dato conto nel precedente notiziario, è stato convocato per il 18 dicembre; il ministro Castelli ha assicurato la sua partecipazione. In quella sede ci potrà essere un importante confronto su tutte le questioni relative all’efficienza della giustizia e sull’attività del Ministero che incide, in concreto, sui problemi che il Consiglio si trova e si troverà ad affrontare.

ATTIVITA’ DEL PLENUM (2-5 dicembre)

  • E’ stato deliberato, con le sole astensioni dei consiglieri Buccico, Spangher e Ventura Sarno, il conflitto di attribuzioni tra il Csm ed il Ministro della Giustizia per la mancata predisposizione e controfirma da parte di quest’ultimo del D.P.R. di nomina del dott. Andrea Galizzi a Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo.
    Il comitato di Presidenza dovrà affidare, nei prossimi giorni, ad un avvocato l’incarico di proporre il ricorso alla Corte Costituzionale che decidere nel merito in non meno di sei mesi.
    La relativa delibera è stata già inviate agli iscritti ad EMMEDI CSM ed in quella sede si è sottolineata la gravità della decisione del Ministro, su cui si sono soffermati gli interventi di Menditto e Salmè, che, accusando ingiustificatamente il Consiglio di non essersi attenuto al dovere di “leale collaborazione“ (in realtà proprio da lui violato), ha esercitato un vero e proprio veto sulla nomina di un dirigente di un ufficio, atto di esclusiva competenza del CSM. Non va sottaciuto che il comportamento del Ministro si inserisce nella tendenza, già delineata nel disegno di legge delega sull’ordinamento giudiziario, di ridurre l’area di competenza del CSM a vantaggio dell’esecutivo.
  • E’ stato bocciata, all’unanimità, l’istituzione dell’ufficio impugnazione presso la Procura della Repubblica di Napoli.
    Nel notiziario n. 7 si è già dato conto dell’importanza della questione, che coinvolge i poteri del Procuratore della Repubblica in materia di “delega” della facoltà di impugnazione, e delle diverse posizioni maturate in commissione sulla “”legittimità del provvedimento” (si concordava sulla “inopportunità” e sul mancato rispetto della procedura “tabellare”); va sottolineato che si è pervenuta ad una soluzione unitaria in cui si è dato atto delle diverse tesi e della adozione da parte del plenum di quella che riteneva illegittimo il provvedimento.
    La relativa delibera è stata già inviate agli iscritti ad EMMEDI CSM.
  • Sono stati pubblicati circa 80 posti d’appello (sostituto P.G., Consigliere C. A., Consigliere C.A. sezione lavoro) con termine di presentazione delle domande fissato per il 21 dicembre.
    Per rendere pi spedita la procedura sono state contestualmente approvate due modifiche alla circolare sui tramutamenti per cui:
    • non possono essere indicate pi di tre domande (ovvero cinque nel caso di trasferimento d’ufficio);
    • le domande dovranno essere compilate e trasmesse via intranet (la documentazione indicata nella domanda deve essere spedita al CSM o depositata presso l’ufficio di appartenenza nei termini di presentazione della domanda).
      Le relative delibere sono state già inviate agli iscritti ad EMMEDI CSM.
  • Sono state deliberate le nomine dei due professori universitari che debbono andare a comporre il comitato scientifico in sostituzione dei professori Gambero, per il civile, e Spangher, per il penale.
    Riteniamo che l’esito e lo stesso andamento della discussione siano particolarmente importanti e gravi e che, pertanto, sia opportuno darne adeguato conto.
    Nessun problema ha posto la nomina del prof. Sica (docente di diritto privato comparato presso l’università di Salerno) in sostituzione del prof. Gambaro. Per la nomina del penalista, invece, la proposta della commissione per il prof. Paolo Tonini veniva al plenum con quattro voti favorevoli (Di Federico, Marotta, Meliadò e Tenaglia), mentre Civinini e Fici avevano votato per il prof. Glauco Giostra.
    Come ha sottolineato Civinini, il problema non era quello di valutare l’attività scientifica dei due concorrenti, ma di individuarne la specifica idoneità a far parte del comitato scientifico, e cioè di un organo tecnico che, in piena autonomia didattica, deve attuare le linee culturali e programmatiche decise dal Consiglio.
    A questo fine dovevano tenersi presenti quali siano i valori di fondo ai quali deve ispirarsi l’attività di formazione dei magistrati e la portata della presenza dei professori universitari nel comitato scientifico.
    Dal primo punto di vista deve essere sottolineato che la formazione mira a rendere i magistrati consapevoli dei valori sottesi alle scelte tecniche e a da loro gli strumenti culturali per effettuare tali scelte con piena consapevolezza del panorama culturale nel quale si inseriscono. Impediscono il raggiungimento di tali finalità tutte le impostazioni che siano ispirate ad autoritarismo e tendano all’omologazione culturale. Nell’ambito della formazione i professori universitari sono chiamati soprattutto a dare un contributo di idee e pertanto è essenziale che la loro scelta sia ispirata a un rigoroso rispetto del pluralismo culturale.
    Già da questo punto di vista la scelta del prof. Tonini non poteva essere condivisa perch egli si colloca indubbiamente in un’area culturale comune a quella alla quale appartengono gli altri professori nominati (Ramacci, Arieta e Sica), con la conseguenza che aree culturali diverse sarebbero rimaste senza alcuna voce. Basti pensare all’atteggiamento assunto rispetto al progetto di legge Cirami: il prof. Tonini è stato tra i pochi, se non l’unico, a dissociarsi dai rilievi critici formulati dall’associazione dei processualpenalisti, mentre il prof. Giostra si è impegnato in una argomentata critica nelle pi diversi sedi, scientifiche e giornalistiche.
    Ulteriori perplessità sulla scelta del prof. Tonini nascono dall’esito dell’audizione dei candidati disposta dalla commissione. Mentre, infatti, il prof. Tonini si è preoccupato di affermare la propria neutralità e la preferenza per i metodi didattici già stabilizzati, con espressa avversione per il metodo della simulazione di schemi processuali, sui quali si è basata la pi recente metodologia didattica seguita specialmente per la formazione degli uditori, il prof. Giostra ha affermato di ritenere importante l’individuazione dei valori contrapposti nelle scelte interpretative, la sperimentazione didattica, l’attenzione ai problemi deontologici.
    A tutti queste osservazioni, ribadite da Aghina, Marini e Salvi, non è stata data alcuna effettiva risposta.
    Spangher ha solo manifestato la sua stima e il suo apprezzamento per il prof. Tonini, Meliadò, che si è limitato a minimizzare l’importanza della decisione, a suo avviso marginale in un materia comunque soggetta al controllo del plenum del C.S.M., E questo atteggiamento di chiusura, di rifiuto del confronto sui temi della garanzia del pluralismo culturale e della sperimentazione didattica, ci ha molto preoccupato, perch ha obbiettivo il senso e la portata di una rinuncia al ruolo proprio che la costituzione assegna all’organo di autogoverno, che, appunto, deve garantire il pluralismo come strumento di garanzia dell’autonomia dei magistrati.
    Ciò che rimane di un dibattito mancato è solo l’esito della votazione (15 voti a favore, 9 contrari – i consiglieri di Md e del Movimento e il prof. Berlinguer - e un astenuto, il prof. Rognoni). Troppo poco per non lasciare molto delusi e un po’ preoccupati per il futuro del Csm..

  • E’ stata modificata la procedura per decadenza e revoca dei VPO e GOT
    , ampliando i poteri del Consiglio giudiziario integrato che dovrà formulare la contestazione, procedere all’audizione dell’interessato e proporre al CSM la decadenza o revoca.
  • E’ stata approvata una risoluzione con cui si invitano i colleghi a richiedere tempestivamente l’autorizzazione per gli incarichi extragiudiziari, allegando tutta la documentazione richiesta. I dirigenti degli Uffici ed i Consigli giudiziari sono stati invitati a formulare pareri puntuali in fatto e motivati al fine di consentire al CSM una adeguata valutazione dei presupposti per la concessione dell’autorizzazione; si è constatato, infatti, che quasi sempre i pareri sono privi di motivazione e, in alcuni casi, anche il dissenso dei componenti del consiglio giudiziario è privo di motivazione.
    Fermo restando che dovrà procedersi in tempi brevi ad una modifica della circolare in materia di incarichi extragiudiziari, la risoluzione esprime l’intenzione di provvedere tempestivamente sulle richieste avanzate (si è constatato, infatti, che l’autorizzazione talvolta è rilasciata dopo il termine di inizio dell’incarico, con possibili conseguenze disciplinari per il magistrato che comunque dia corso all’incarico) e di valutare realmente ed adeguatamente la compatibilità dell’incarico con le esigenze di servizio e le funzioni svolte dall’interessato.
    Il plenum, convenendo su una proposta da noi formulata e bocciata in commissione, ha convenuto sull’opportunità che la IV commissione predisponga entro termini brevissimi (un mese) un modulo che contenga per i Dirigenti degli Uffici ed i Consigli Giudiziari gli elementi di fatto da evidenziare necessariamente nei pareri tali da consentire adeguate valutazioni da parte del CSM.
  • Sono stati nominati i referenti informatici per Corte di cassazione, Procura generale e DNA.
  • E’ stata rinviata a giovedì prossimo la discussione sul rientro in ruolo dei consiglieri uscenti. In commissione Md ha operato scelte di grande attenzione e rigore. Sul punto ci confronteremo in plenum
    ATTIVITA’ DELLE COMMISSIONI

    TERZA COMMISSIONE
    Mobilità

    Prosegue la trattazione dei trasferimenti ordinari del bollettino di febbraio. Le ultime revoche hanno sbloccato molti uffici e ci si sta avviando alla definizione della procedura.
    Molto tempo è stato assorbito da audizioni e da discussioni in ordine alle modalità di rientro in ruolo dei colleghi che ne hanno fatto domanda. Il problema, ovviamente, è quello della applicabilità del concorso virtuale ai singoli casi.
    Nell’ultima riunione si è deciso di dare avvio alla modifica della circolare in tema di rientro in ruolo, così che non saranno prese in esame nuove domande fino al momento in cui la modifica non sarà operativa. Il presidente della commissione provvederà a predisporre un articolato su cui la commissione lavorerà rapidamente per portare in plenum il nuovo testo di circolare.

    QUARTA COMMISSIONE
    Progressioni in carriera ed incarichi extragiudiziari
    Il Consiglio Giudiziario di Reggio Calabria, all’esito di una approfondita istruttoria e con una articolata motivazione, ha csi chiede al CSM di esprimersi sulla necessità o meno di autorizzazione per l’incarico di assessore comunale conferito ad un magistrato. La prossima settimana inizierà l’esame della pratica che coinvolge delicate questioni interpretative delle disposizioni vigenti, peraltro adeguatamente approfondite nella delibera (che conclude in modo problematica) del Consiglio Giudiziario di Reggio Calabria.

    QUINTA COMMISSIONE
    Incarichi direttivi

    Presidente Tribunale di Tolmezzo: è stata disposta l’audizione dei dottori De Alessandri e Coppari;
    Procura della Repubblica di Cremona: sono stati proposti i dott.ri Adriano Padula (Buccico, Schietroma, Riello, Mammone) e Michele Di Lecce (Aghina, Menditto);
    Procura della Repubblica di Genova: è stata disposta l’audizione dei dott.ri Simone, Calabrese, Rossini, Lalla e Tinti.
    E’ iniziato l’esame della pratica per il conferimento dell’incarico di Presidente del Tribunale di Forlì.

    SETTIMA COMMISSIONE
    Tabelle ed organizzazione

    Accanto all’ordinaria attività in tema di tabelle, la commissione sta predisponendo una delibera di ordine generale relativa all’impiego dei giudici onorari, soprattutto dei GOT. La raccolta del materiale normativo sta evidenziando molteplici aspetti complessi, che la commissione dovrà affrontare con riguardo alle ricadute operative pi volte segnalate dagli uffici giudiziari.

08 12 2002
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