Conflitto di attribuzioni per la nomina del Procuratore della Repubblica di Bergamo


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La Commissione per il conferimento degli incarichi direttivi, con la sola astensione
dell’avvocato Buccico, ha proposto al plenum del Csm di sollevare conflitto
di attribuzioni davanti alla Corte costituzionale in relazione al rifiuto del
Ministro di controfirmare il decreto del presidente della Repubblica di nomina
del dott. Adriano Galizzi a Procuratore della Repubblica di Bergamo, deliberato
dal Csm il 4 luglio scorso.
Non ci si è, in sostanza, che uniformati a quanto già deciso dalla
Corte costituzionale con sentenza del 9 luglio 1992 affermando che non spetta
al Ministro della giustizia non dar corso alle deliberazioni del Csm sul conferimento
degli uffici direttivi quando, nonostante lo svolgimento di un’adeguata attività
di concertazione, il Ministro non concordi con la determinazione di competenza
esclusiva del Consiglio.
Il Csm nel corso di una procedura lunga ed articolata, in adempimento puntuale
del dovere di leale collaborazione tra istituzioni, ha pi volte dato
motivate risposte alle obiezioni che per motivi diversi, sono state sollevate
dal Ministro, che rifiutandosi, per la prima volta dall’istituzione dell’organismo
autonomo della magistratura, di dare esecuzione ad una delibera consiliare sostanzialmente
esercita un potere di veto che nessuna norma gli riconosce.

Ernesto Aghina
Paolo Arbasino
Maria Giuliana Civinini
Giuseppe Fici
Luigi Marini
Francesco Menditto
Giuseppe Salmè
Giovanni Salvi

04 12 2002
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