La relazione introduttiva


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del Segretario generale, Ignazio Juan Patrone

Venti mesi dopo

1.1. Al congresso di Palermo Magistratura democratica esprimeva l'esigenza di una forte iniziativa per la difesa e l'espansione dei diritti sociali e della persona che erano negati o messi in discussione secondo una strategia complessiva che ne comportava l'arretramento e in qualche caso l'annullamento.
L'opposizione alla riforma della Costituzione voluta dalla destra, l'attenzione al ruolo dei giudici nel processo di costituzionalizzazione europea, l'intransigente opposizione alla controriforma dell'Ordina-mento giudiziario, l'impegno per il referendum sulla procreazione assistita, la constatazione che su vari terreni, dai diritti dei migranti ai diritti sociali, erano già visibili danni di grande portata, si erano accompagnati a una nostra rinnovata attenzione alla giurisprudenza e alla gestione degli uffici.
Da lì nasceva l'impegno di Md per un servizio giustizia capace di superare le difficoltà e i limiti non solo materiali dell'organizzazione giudiziaria e la diffusa insoddisfazione dei cittadini per l'inefficienza del sistema e per un'autoriforma dei comportamenti e delle prassi nella gestione degli uffici giudiziari, nell'amministrazione degli strumenti dell'autogoverno, nel rapporto con gli utenti del servizio giustizia e con l'opinione pubblica.
Nei mesi successivi abbiamo chiesto a chi si candidava al governo del Paese di por mano a un complessivo progetto per la giustizia capace di affrontare i molteplici problemi sul tappeto e di cambiare alla radice l'approccio sino ad allora seguito di contrapposizione preconcetta verso la magistratura e la stessa giustizia.
In tal senso abbiamo avuto pubbliche rassicurazioni e abbiamo registrato impegni.

1.2. Nel luglio del 2005, dopo un ultimo orgoglioso sciopero della magistratura, è stata approvata le legge delega per la riforma dell'Ordinamento giudiziario e nei mesi successivi è stata emanata con grande rapidità la maggior parte dei decreti legislativi di attuazio-ne che, evidentemente, erano già bell'e pronti sulle scrivanie del Mini-stero .
Nella primavera del 2006 una campagna elettorale per lo pi incentrata su mirabolanti promesse fiscali ha visto la giustizia relegata in secondo piano, tranne che per i ripetuti insulti rivolti a Md da parte del Presidente del consiglio in carica.
Il 9-10 aprile il risultato delle elezioni politiche, che si pensava avrebbe visto un'ampia vittoria dell'Unione, si è risolto in un successo risicato.

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(il testo completo della relazione è scaricabile dal link qui sotto)

08 01 2007
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