Il testo del maxi emendamento governativo in materia di ordinamento giudiziario,
per quanto al momento si conosce, evidenzia come il reale obiettivo sia
quello di dividere la magistratura e di controllarla.
Il complesso delle norme cambia radicalmente ed in peggio il già inaccettabile
disegno di legge governativo sullordinamento giudiziario: il risultato
è una radicale separazione delle carriere tra giudicanti e requirenti
(già contenuta nella stessa previsione di diverse prove di esame nel concorso),
una gerarchizzazione delle Procure e la riproposizione dei concorsi per
titoli ed esami per la progressione in carriera, con una gestione tolta
al C.S.M. e la presenza nella commissione esaminatrice di una pesante
ingerenza del Ministro.
Gli stessi assetti costituzionali della magistratura vengono alterati,
il ruolo del C.S.M. viene svilito ed il risultato è un ritorno alla magistratura
degli anni 50, attenta alle belle sentenze ed ai titoli pi che a rendere
un servizio agli utenti.
La speranza è di poter asservire e controllare la magistratura con una
rigida gerarchia da un lato e la promessa di promozioni in carriera dallaltro.
Non solo non si avrà nessun beneficio sullefficienza del sistema, ma
il quadro sarà di magistrati impegnati ben pi a prepararsi a concorsi
interni per passare di funzioni o per progredire in carriera piuttosto
che ad occuparsi dei processi nellinteresse dei cittadini.