Comunicato Magistratura Democratica 10 marzo 2011 su riforme costituzionali


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Una riforma pericolosa la cui matrice culturale vuole unamagistratura addomesticata dal potere politico, dannosa per i cittadini perchénon accorcia neppure di un giorno la durata dei processi e finanziariamentemolto onerosa per le casse dello Stato (e quindi per la collettività) perchéduplica organi istituzionali come il CSM.

Di fronte ad una proposta che esprime intenti vendicativi, chiediamo unagrande mobilitazione di tutta la magistratura che, facendo appello allecoscienze critiche del nostro paese nel mondo delle libere professioni, delleimprese e dell’accademia, sia disposta anche a spiegare direttamente aicittadini i rischi che corre la nostra democrazia.

La separazione delle carriere, nell’avvicinare la figura del pubblicoministero a quella del superpoliziotto, mira ad un controllo dellagiurisdizione da parte del Ministro della Giustizia, con pericoli distrumentalizzazione politica nell’esercizio della azione giudiziaria. Il doppioCSM indebolisce un presidio forte e autorevole dell’indipendenza dellamagistratura rispetto ad altri poteri dello Stato. La novità sullaobbligatorietà della azione penale non garantisce l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge,facendo decidere ad una maggioranza politica i reati che devono essere perseguiti.

La riforma non prevede norme ispirate al principio dellaresponsabilizzazione dei magistrati e ad una giustizia più efficiente e diqualità, ma al contrario mira ad avere dei giudici burocrati che cercano semprela via di minore resistenza, la soluzione più comoda e meno rischiosa,penalizzando inevitabilmente i soggetti e i diritti deboli.

 

Piergiorgio Morosini, Segretario Generale di Magistraturademocratica.

Luigi Marini, Presidente di Magistraturademocratica 

30 03 2011
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