I primi passi del nuovo Csm


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di Civinini, Marini, Menditto, Salm, Salvi

I primi tre giorni di vita consiliare sono stati caratterizzati da poche, ma importanti circostanze.
  1. La cerimonia di insediamento ha visto il Vice-Presidente uscente rivendicare con forza sia l'attività svolta sia il ruolo ricoperto dal Consiglio, con particolare riguardo all'esigenza di tutela dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura, espressamente escludendo che nelle sue scelte il Consiglio abbia oltrepassato le competenze e i limiti attribuiti dalla Costituzione.
  2. Considerazioni simili sono state svolte subito dopo dal Capo dello Stato, che ha evidenziato la qualità del lavoro svolto dal Consiglio e la centralità del suo ruolo di garanzia, non mancando però di tornare sui temi a lui cari del deficit di efficienza e delle conseguenze che questo ha per il paese.
  3. In previsione della procedura di elezione del Vice-Presidente, gli otto componenti del gruppo Movimento-Md e i consiglieri Lo Voi e Mammone, espressione di MI, hanno presentato in anticipo, secondo una prassi instauratasi dal 1994, una richiesta di sospensione della seduta consiliare dedicata all'elezione, al fine di consentire ai componenti del plenum di conoscere e vagliare le candidature. Nel corso della prima riunione plenaria il Capo dello Stato ha dichiarato di condividere l'esigenza ed ha posticipato a tal fine dalle ore 10 del giorno successivo alle ore 16 l'inizio del plenum dedicato all'elezione. E' stato è quindi concordato dai consiglieri un incontro informale di tutti per le ore 10 del 1 agosto.
  4. A tale incontro non hanno preso parte i membri di diritto. Non hanno preso parte neppure i membri laici eletti su indicazione della maggioranza parlamentare, e solo alle 11 il consigliere Buccico si è presentato per affermare che l'incontro non aveva, a suo parere, alcuna utilità, attese le conclusioni di altri incontri svoltisi nel frattempo (il riferimento è agli incontri che avrebbero effettuato i consiglieri espressione di Unicost) e portatori della certezza della prossima elezione del consigliere Rognoni. Il cons.Buccico ha concluso la brevissima dichiarazione richiamando, da un lato, le dichiarazioni rilasciate dal dr.Fucci ad un quotidiano (in cui si faceva riferimento ai "panzer della maggioranza") e ribadendo, dall'altro, l'intenzione di rispettosamente e correttamente adempiere al proprio mandato, fermo restando il proposito dei cinque laici (da lui tutti rappresentati in quella sede) di vigilare sull'attenta osservanza della legge da parte del Consiglio.
  5. L'elezione del nuovo Vice-Presidente si è conclusa come tutti sapete. Molti commentatori hanno letto la vicenda in chiave politica tradizionale, trasponendo sulle vicende consiliari logiche, approcci e metodi di valutazione propri del mondo politico-parlamentare, e nei quali non ci riconosciamo. Tale comportamento, infatti, dimentica del tutto le peculiarità del mondo della giustizia, del pensiero dei magistrati e dei meccanismi della vita associativa e consiliare.
  6. Sull'elezione del vicepresidente abbiamo rilasciato la dichiarazione già diffusa nella lista "tempo reale" e successivamente inviata alla lista (per comodità lo riportiamo in calce).
  7. Quello stesso approccio ha caratterizzato purtroppo anche i commenti "a caldo" di alcuni consiglieri laici. La cosa ci sembra preoccupante, tanto sul piano del metodo quanto su quello dei contenuti. Sul piano del metodo, ad esempio, porta con s contrapposizioni tra vincitori e vinti, tipiche della logica "amico-nemico" che da sempre rifiutiamo, e per di pi si tratta di contrapposizioni che, del tutto impropriamente, mutuano dagli equilibri politico-parlamentari contenuti e chiavi di lettura. Sul piano dei contenuti, poi, quella stessa logica ha portato a richieste "risarcitorie" in tema di attribuzione di competenze interne (commissioni) ed alla prospettazione del ricorso a strumenti interdittivi propri, ancora una volta, dei meccanismi politico-parlamentari.
  8. Va segnalata con favore, invece, la significatività degli interventi pronunciati nel plenum dal Capo dello Stato (già reperibile in lista grazie a Giuliana) e dal Vice-Presidente subito dopo l'esito della votazione. Si è trattato di due interventi molto "alti", che abbiamo diffuso (l'uno integralmente, l'altro nella sintesi redatta dal personale del Consiglio) pochissime ore dopo. Importante, fra le altre cose, ci sembra il fatto che il Vice-Presidente abbia sottolineato il proprio ruolo di rappresentanza di tutti i consiglieri e dell'istituzione intera, rivendicato le funzioni di garanzia del Consiglio a tutela non solo della magistratura ma anche dei singoli magistrati, richiamato l'esigenza che nell'aula dedicata a Vittorio Bachelet non ci sia spazio per cose banali e mediocri.
  9. Si è poi proceduto all'elezione all'unanimità della sezione disciplinare nelle persone di Salme', Fici, Stabile, Mammone, e Buccico (supplenti: De Nunzio, Salvi, Riello e Schietroma).
  10. Per quanto riguarda la composizione delle commissioni (che sono state ridotte di numero con decreto del Capo dello Stato) e l'individuazione delle presidenze, si è in attesa delle determinazioni del Comitato di Presidenza. Possiamo subito dire, comunque, che il nostro atteggiamento è stato ispirato all'esigenza di evitare di accreditare un'immagine di gruppo vincitore arrogante "pigliatutto". Ad esempio abbiamo spontaneamente rinunciato, anche in accordo con Unicost, a richiedere la presidenza della prima commissione, in considerazione di una candidatura di Spangher (che, comunque, sarebbe stata certamente accolta dal Comitato). Inoltre, dove era possibile scegliere tra qualcosa di importante quest'anno e di meno importante l'anno prossimo o viceversa, abbiamo scelto la seconda alternativa.
Riteniamo importante il fatto che gli otto consiglieri eletti da Movimento e Md abbiano fin dall'inizio operato insieme, presentandosi uniti a tutti gli appuntamenti, esponendo posizioni e richieste in modo coordinato e sostanzialmente unitario, e scoraggiando da subito ogni tentativo (già verificatosi...) di provocare divisioni e disallineamenti.
E' questa una garanzia decisiva che ci fa essere ottimisti per una buona partenza dei lavori del Consiglio. Del resto, la chiarezza e la forza con cui gli otto hanno manifestato le proprie posizioni circa la votazione per la vice-presidenza non sono stati elementi di poco conto rispetto al risultato finale. Una lezione che terremo sempre a mente.
Per adesso, buone ferie a tutti.

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COMUNICATO DELL'1 AGOSTO 2002

Il Csm ha eletto oggi alla vicepresidenza il prof. Virginio Rognoni ad ampia maggioranza.
Ancora una volta, secondo la migliore tradizione, sottolineata dal Presidente della Repubblica in occasione della cerimonia di insediamento, il Consiglio ha operato con alto senso istituzionale, rifiutando logiche di contrapposizione tra schieramenti. Ha così smentito con i fatti i tentativi di proiettare su di esso argomenti e letture che debbono restare estranei all'organo di governo autonomo della magistratura.

Le modalità dell'elezione e l'alto profilo del vice presidente rappresentano sicura garanzia dell'interpretazione serena e rigorosa delle funzioni cui egli è chiamato in un momento così difficile e tormentato per la giustizia.

28 02 2003
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