Mobilitazione generale


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del presidente Franco Ippolito

La controriforma dell Ordinamento giudiziario, che la maggioranza politica
si appresta a votare in Senato, stravolge l assetto della magistratura e
compromette ogni possibilità di razionale organizzazione del sistema giudiziario,
indipendente e garante dei diritti dei cittadini.
Sono state clamorosamente eluse le specifiche e puntuali censure di incostituzionalità
che hanno motivato il messaggio del Presidente della Repubblica.
Sono state completamente ignorate le gravi preoccupazioni manifestate da
Leandro Despouy, Relatore speciale delle Nazioni Unite per la indipendenza
della magistratura e della avvocatura.
La maggioranza politica, in crisi di consenso nel paese e senza alcuna sensibilità
politica e istituzionale, ignora le critiche sollevate da sedi tanto autorevoli
e manomette le istituzioni e gli equilibri costituzionali.
I magistrati devono far sentire, con forza e determinazione, la loro voce
e la loro protesta verso un uso brutale e prepotente della forza dei numeri.

Per tre anni siamo riusciti a impedire la approvazione di una dissennata
controriforma: è ANCORA POSSIBILE evitare una rottura della Costituzione
della Repubblica e una lesione grave dei principi dello Stato di diritto.

Sarà decisiva la dimostrazione di unità dei magistrati e la loro capacità
di collegarsi alla pi ampia battaglia per la salvaguardia dello Stato costituzionale.

20 06 2005
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