Comunicato sull’innalzamento del limite di età a 75 anni


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del segretario nazionale Claudio Castelli

La nuova legge finanziaria prevede che i magistrati possano andare in
pensione a 75 anni (e non pi a 72 anni). Invece che bandire ed accelerare i concorsi per l’accesso in magistratura
che già oggi soffre di 746 scoperture di organico e che non ha visto ancora
attuato l’aumento di organico di 546 unità di cui alla L. 13.2.2001 n.48,
si sceglie di trattenere in servizio un centinaio di magistrati, quasi
tutti dirigenti di uffici. Già oggi la magistratura italiana è quella con la pi elevata età pensionabile
in Europa. In tal modo si determina la permanenza in incarichi direttivi, spesso
apicali, di magistrati con notevole anzianità e si provoca un blocco per
tre anni nel ricambio di tali incarichi, mortificando motivazioni, disponibilità
e professionalità di magistrati pi giovani, anche se già con lunga esperienza.
La spinta è verso una magistratura sempre pi anziana e immobile e ciò
determinerà una caduta in termini di efficienza del sistema; così si realizza
la temporaneità degli incarichi direttivi propugnata dal Governo e lo
slogan "largo ai giovani" tanto caro al Ministro della Giustizia.

01 10 2002
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