Comunicato sul Global Forum di Napoli


Zoom | Stampa

di Md - sezione napoletana

Nei giorni precedenti il Global Forum avevamo lanciato un appello con
il quale chiedevamo "alle autorità pubbliche e, in particolare, a quelle
preposte alla tutela dell'ordine pubblico di assumere ogni iniziativa
e di compiere ogni sforzo affinch lo svolgimento del Forum e delle manifestazioni
critiche avvenga in un contesto idoneo a garantire a tutti sicurezza e
libera partecipazione democratica." e "agli organizzatori delle iniziative
critiche rispetto al Global Forum, il cd. popolo di Seattle, di farsi
carico della ineludibile esigenza che tutte le manifestazioni si svolgano
in modo pacifico e sia bandita ogni forma di violenza" Constatiamo oggi
con viva amarezza e con grande allarme che le ragioni del nostro appello
e, soprattutto, quelle della civiltà democratica escono sconfitte dalle
vicende dei giorni scorsi: le cronache dei media hanno segnalato una gestione
delle manifestazioni da parte delle forze dell'ordine concretizzatasi
anche in fatti di inaudita gravità in particolare cariche indiscriminate
e violente contro pacifici gruppi di manifestanti con gravissime conseguenze.
E' indispensabile, per restituire credibilità alle istituzioni democratiche,
che, di fronte a condotte di possibile rilevanza disciplinare e penale,
gli accertamenti di tutte le competenti autorità, giudiziarie e amministrative,
siano improntati al massimo rigore e svolti in tutte le direzioni. Pi
in generale, intendiamo ribadire che l'esercizio dei diritti costituzionali
di libera espressione del pensiero e di riunione deve essere garantito
a tutti ed è questo il primo compito delle forze dell'ordine. Anche in
situazioni difficili la gestione di manifestazioni di piazza esige nei
corpi di polizia un elevato livello di professionalità in grado di isolare
gli autori di comportamenti illeciti e di impedire che manifestazioni
di migliaia di cittadini pacifici siano trasformate nelle scene di guerra
che abbiamo visto a Napoli. Esprimiamo, infine, grande preoccupazione
per il rischio che di fronte alle gravi contraddizioni che accompagnano
i processi economico - produttivi della cd. globalizzazione, i soggetti
e le culture portatori di critiche anche radicali, ma espresse in forme
pienamente accettabili nella vita democratica, siano appiattiti sui fenomeni
terroristico-eversivi che in questi anni si sono nuovamente manifestati.
In Italia esistono gruppi terroristici, rispetto ai quali l'intervento
giudiziario deve essere efficace e rigoroso; ma esistono anche grandi
aree di disagio sociale e di dissenso politico che non esprimono terroristi
e non possono essere lette in termini di repressione del terrorismo: schiacciare
queste aree su quei gruppi sarebbe una sciagura per la nostra democrazia.
L'Italia ha già conosciuto anni di piombo che hanno visto insaguinate
le strade delle nostre città: è compito di tutti adoperare ogni sforzo
di intelligenza, di cultura e di pratica della democrazia affinchè quegli
anni non tornino pi.
Napoli, 24.3.01.
Magistratura democratica, Sezione napoletana
Psichiatria democratica, Sezione campana
C.G.I.L. Funzione pubblica Napoli

24 03 2001
© 2024 MAGISTRATURA DEMOCRATICA ALL RIGHTS RESERVED WEB PROJECT AND DESIGN AGRELLIEBASTA SRL