Il Ministro Castelli non ha perso tempo ed ha sentito il dovere di rilanciare oggi stesso le insinuazioni del Presidente del Consiglio sull'imparzialità di quei "magistrati politicizzati" che con scarsa fantasia definisce "le toghe rosse".

Anche in questo caso dobbiamo registrare un attacco diretto e odioso a colleghi che godono di generale stima per la loro indiscussa capacità professionale, additati dal Ministro al pubblico sospetto in relazione a loro legittime manifestazioni di pensiero e di libertà di associazione che nulla hanno a che fare con l'attività giudiziaria svolta.

Magistratura democratica, nell'esprimere ai colleghi la propria solidarietà, dichiara che non si lascerà intimorire dagli atteggiamenti di un Guardasigilli che, anzich rispondere come dovrebbe del disastro della giustizia causato dalla politica di questo Governo e di questa maggioranza, vuole solo coinvolgere la magistratura in polemiche elettorali pretestuose.

Sappia il Senatore Castelli che non saranno le sue accuse e e le sue insinuazioni a farci tacere.