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Dagli psicoanalisti la critica del test di idoneità per i magistrati

In
rappresentanza di un più vasto gruppo di colleghi, noi
sottoscritti, psichiatri e psicologi membri della Società
Psiconalitica Italiana, sentiamo il dovere di intervenire su un
preciso punto del Disegno di Legge Castelli:
l'art.
2, comma 1, lettera c, relativo all'introduzione, nei concorsi di
magistratura, di valutazioni "di idoneità
psicoattitudinale all'esercizio della professione di magistrato,
anche in relazione alle specifiche funzioni indicate nella domanda di
ammissione", da realizzarsi mediante test o colloqui
(propedeutici alle prove orali o nell'àmbito delle stesse).
Noi esprimiamola la più decisa contrarietà,
disapprovazione e preoccupazione per quanto previsto dal succitato
articolo.
La
nostra critica è soprattutto 'tecnica'. Il Disegno di legge
sembra infatti proporre una forma di valutazione predittiva
psicologico-psichiatrica del futuro magistrato, nella presupposizione
di una capacità 'scientifica' e tecnica di discriminare,
attraverso test e colloqui, la specifica 'idoneità
psicoattitudinale' degli aspiranti magistrati, addirittura "in
relazione alle specifiche funzioni indicate nella domanda di
ammissione". E' doveroso chiarire che nessun tecnico, anche
soltanto minimamente competente in materia, saprebbe in coscienza
avallare una simile supposizione o presunzione; e questo non per
un'attuale insufficienza dei nostri strumenti di indagine, ma in
ragione di più cogenti criteri metodologici, che impediscono
la costruzione di griglie riduttive attendibili, atte a testare
funzioni così complesse, che coinvolgono ideali, motivazioni,
passioni, interessi, come se si trattasse di mere capacità
oggettivamente standardizzabili.
Ne
conseguirebbe che gli 'esperti' esaminatori (da chi scelti, secondo
quali criteri?), non avendo alcun vero ancoraggio scientifico per
validare i propri giudizi, si troverebbero, nella migliore delle
ipotesi, in balìa di suggestioni intuitive ed empatiche; o,
più facilmente, sarebbero indotti a surrogare la mancanza di
appropriati criteri ordinativi nella propria 'disciplina' di
competenza con un 'disciplinato' affidamento, se non con una
subordinazione, all'ordinamento politico del momento. L'operato di
simili esperti correrebbe così il rischio di adeguare le
proprie risposte 'diagnostiche' all'aspettativa di quella domanda
'politica' che li ha cooptati come suoi funzionari.
Il
risultato di tutto ciò sarebbe, con tutta evidenza, negativo
per la psichiatria, per la psicologia, e altrettanto inopportuno e
sfavorevole per la magistratura, per la giustizia e per la cultura
del nostro paese.

Olga
Pozzi, Giovanni De Renzis, Fausto Putrella, M. Teresa Palladino,
Paolo Fonda, Celestino Genovese, Gabriella Mariotti, Alberto Semi,
Gilberto Maccari
Riccardo
Lombardi, Vanna Berlincioni, Mario Martinetti, Adamo Vergine, Paola
Golinelli, Franco DeMasi, Marta Badoni, Irene Ruggiero, Paolo
Roccato, Alberto Meotti, Franca Meotti, Flavia Donati, Carla Busato,
Marisa Polo, Alessandra De Marchi Pozzi, Francesco Pozzi, Antonino
Ferro, Maurizio Balsamo, Stefano Bolognini, M.Vittoria Costantino,
Francesco Carnaroli Diomira Petrelli, Giovanni Foresti, Sarantis
Thanopulos, Giangiacomo Bartolomeo, Alberto Schön, Anna Ferrata,
Daniela Scotto di Fasano, Benedetta Guerrini, Marino Galzenati,
Gertrude Verdicchio, Roberto Goisis, Guglielmina Sartori, Antonio
Ciocca, Michele Bezoari, Anna Maria Fiamminghi, Roberto Musella,
Sandra Filippini, Marco La Scala, Simonetta Diena, Lucia Monterosa,
Alessandra Gabriella, Mauro Mancia, Manuela Fraire, Nicoletta
Buonanime,Vera Bolberti, Matilde Vigneri Vincenzo Bonaminio, Anna
Vacava, Claudia Ballottari, Fernando Riolo, Roberta Guarnirei,
Patrizia Capelloni, Lucio Russo, Angelo M. Crisci, Riccardo Brunicci,
Pina Antinucci, Marta Captano, Amalia Giuffrida, Macario Principe,
Anna Meregnani, Loredana Micati, Roberto Basile,Rossella Valdré,
Fausta Ferraro, Patrizio Campanile, M. Grazia Capitanio, M. Chiara
Risoldi, Paola Orofino, Gilberto del Soldato, Claudia Artoni
Schlesinger, Franco Mori, Gina Ferrara Mori, M. Neve Matuonto, Marco
Longo, Maria Ponsi, Leonardo Luzzatto, Andrea Marzi, Gabriele
Pasquali, Irene Olivotto, M. Antonietta Ficacci, Antonio Fazio, Anna
M. Nicolò, Loredana Micati, Mirella Curi Novelli, Arrigo Bigi,
Michele Sforza, Simonetta Bonfiglio Senise, Romolo Petrini, Ernesto
Bollea, Basilio Bonfiglio,Carla De Toffoli, Mariangela Barbieri De
Benedetti, Jones De Luca, Silvia Amati Sas, Teresa Lorito, Alessandra
Manzoni, Cristina Ricciardi, Francesca Piperno, Giuseppe Moccia,
Tiziana Bastianini, M. Rosa De Zordo, Gianpaolo Kluzer, Angelo
Battistini, Leonardo Ancona , Gabriela Gabriellini, Ronny Jaffé,
Paola Marion, Ezio M. Izzo , Laura Ambrosiano, Eugenio Gaburri,
Giuseppe Squitieri, Fulvio Mazzacane, Paola Capozzi, Gemma Trapanese,
Luigi Rinaldi , Fiorella Petrì

Hanno
sottoscritto il documento anche i seguenti soci della Società
Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica (SIPP):

Maria
Lucchi, Alessandra Chinaglia, Oreste Bellini, M. Grazia Scharnecchia,
Vincenza Laurora, Lucia Schiappoli, Francesca Calioni Bembo, Egidio
Errico, Roberto Pani, Filippo D'Asaro, M. Annunziata Tentoni, Pia De
Silvestris, Claudia Sanseverino, Giuliana de Pilato, Luigi Scoppola,
Felicia Di Francesca, Rosetta Bolletti, Natalia Campana , M. Luisa
Califano, Gabriella Belotti, Luisa Ester Citterio, Chiara Nicolini,
Guido M. Pezzato, Clotilde Burraggi Masina, Maria Mosca,Luisa
Perrone, Nicolas Contisas, Giovanni Storace, Elda Izzo , Guglielmo
Caporossi, Rosita Lappi, M. Luisa Algini, Marta Vigorelli, Giobatta
Guasto,M. Grazia Minetti

Novembre
2004


Indirizzo:
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