Pubblicato su Magistratura Democratica (http://old.magistraturademocratica.it/platform)

Appello al Parlamento

Signor Presidente del Senato della Repubblica,
Signor Presidente della Camera dei Deputati,

Una riforma dell'ordinamento giudiziario che migliori la giustizia è
necessaria, ma deve essere attuata in conformità con i principi
fondamentali della Costituzione, come esige la VII Disposizione
transitoria.

L'Anm, in spirito di profondo rispetto per le prerogative del
Parlamento, ribadisce oggi netto dissenso e vivissima preoccupazione di fronte ad un testo che, se approvato, porrà a rischio la indipendenza della magistratura, modificherà l'equilibrio tra i poteri dello Stato, diminuirà le garanzie dei cittadini.

I magistrati hanno il diritto e il dovere civile di esprimere l'opinione
maturata sulla base della esperienza professionale specifica, unendosi
alla critica ripetutamente espressa dagli altri operatori della
giustizia e dal mondo accademico.

Purtroppo vi è stata finora totale chiusura alle ragionate valutazioni e
alle proposte alternative, che l'Anm ha costantemente prospettato, nel rispetto delle attribuzioni del Parlamento.

Un sistema di carriera anacronistico, farraginoso ed ingestibile, in
contrasto con il principio della pari dignità di tutte le funzioni (art.
107 comma 3 Cost.), che peggiorerà la qualità professionale della
magistratura; una struttura rigidamente gerarchizzata del Pm, che
renderà meno indipendente ed efficace la attività di indagine; una
separazione dei percorsi professionali dei giudici e pubblici ministeri
che si tradurrà in una separazione definitiva di carriere; un sistema
disciplinare che insidierà l'indipendenza di giudizio del magistrato;
una erosione delle attribuzioni che l'art. 105 della Costituzione
riserva al Consiglio Superiore della Magistratura: queste le linee
portanti di una riforma che pregiudica il diritto dei cittadini ad un
giudice indipendente da ogni altro potere. Tutto ciò nella perdurante
assenza di qualsiasi intervento per rendere i processi pi rapidi e le
decisioni efficaci.

Ci auguriamo che il Parlamento voglia riesaminare la scelta per una
riforma che riteniamo sbagliata e inidonea ad assicurare migliore
funzionalità ed efficienza del servizio giustizia, con una magistratura
professionalmente pi qualificata.

Signor Presidente del Senato della Repubblica, Signor Presidente della
Camera dei Deputati, quello che è in discussione è un rilevantissimo
intervento normativo sull'assetto di uno dei poteri dello Stato, con
ripercussioni dirette sulla tutela dei diritti delle persone.

Il fatto che il testo da ultimo presentato per l'approvazione definitiva
continui a suscitare la netta contrarietà della magistratura associata e della cultura giuridica, richiede che si trovi spazio per ulteriore
confronto e approfondimento.


Indirizzo:
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