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Sezione LECCE

SEZIONE DI
LECCE

Pressanti sono le
esigenze di adeguamento degli organici dei magistrati e del personale
di cancelleria e di potenziamento delle strutture e delle dotazioni
.
In particolare:

a) In Brindisi la
necessità di aumento degli organici del personale di
cancelleria
è stata dalla presidenza di quel Tribunale
definita assoluta. La situazione è
talmente precaria, specie quanto ai cancellieri B/3, da determinare
in taluni periodi inevitabili disservizi nel settore penale ed in
quello civile. La costante riduzione dello stanziamento per il
lavoro straordinario
ha determinato l’accumulo di un
elevato numero di ore di lavoro oltre quelle obbligatorie,
difficilmente recuperabili con i riposi compensativi a causa del
ritmo serrato delle udienze e dell’esiguità numerica
degli addetti. Occorre un cancelliere informatico C/1 che possa
ottimizzare i risultati fin qui raggiunti nel processo di
informatizzazione ed un esperto interno per la manutenzione degli
apparecchi informatici. Occorrono un cancelliere C/1 contabile ed un
cancelliere C/1 statistico, tenuto conto dei cresciuti adempimenti
introdotti dal T.U. in materia di spese di giustizia. Sono carenti
autisti ed ausiliari
.

b) In Taranto la
situazione è di “grave allarme. Non
è possibile assicurare la necessaria assistenza a tutti i
giudici del lavoro se non prelevando il personale da altri settori

già gravati ed essenziali. I cancellieri B/3 sono del tutto
insufficienti e da tempi i giudici del settore civile tengono udienza
con assistenza saltuaria, se non fittizia. Il carico di lavoro nel
settore penale, nonostante l’altissima produttività di
quei giudici, è aumentato a dismisura, non fronteggiabile con
le attuali dotazioni. Mensilmente si tengono ben 480 udienze civili e
penali. Forte è il disagio del personale e le proteste
sindacali rischiano anche di minare i rapporti interpersonali tra
dirigenti e personale subalterno oltre che di incidere negativamente
sull’efficienza del servizio.
c) In Lecce
l’esistenza di ben sette sezioni distaccate oltre alla
sede centrale rende assai problematica la gestione delle risorse,
traducendosi siffatto reticolo giudiziario –la cui
corrispondenza alle effettive esigenze del territorio andrebbe al più
presto rivista- in un’inevitabile dispersione di energie e
dotazioni, umane e materiali, che potrebbero certo essere utilizzate
più proficuamente ove distribuite in maniera più
concentrata. L’organico dei magistrati del Tribunale è
formalmente completo. Di fatto non svolgono le funzioni quattro dei
cinquantanove giudici a quell’ufficio assegnati ed il numero
complessivo è comunque sottodimensionato rispetto ai carichi
di lavoro e, si ribadisce, alla necessità di gestire sette
sezioni distaccate. Manca il dirigente capo ed il personale di
cancelleria raggiunge l’organico pieno solo considerando il
personale dell’Ente Tabacchi Italiano qui comandato per un
anno, salvo proroga. I fondi per l’acquisto di testi, codici
e personale di cancelleria sono cronicamente insufficienti
. Il
taglio delle spese per l’informatica ha inciso
negativamente sulla dotazione strumentale degli uffici e perfino
sull’acquisto del materiale c.d. di facile consumo. Mancano
auto di servizio
(due sono state avviate alla rottamazione perché
non catalitiche; quelle blindate – vetuste Fiat Croma-
presentano gli strati di cristallo dei parabrezza scollati tra loro
compromettendone la visibilità e creando pericolo per chi le
guida e per chi vi è trasportato, oltre che per la
circolazione tutta), fotocopiatrici, aule di udienza in
numero adeguato agli impegni quotidiani dei vari uffici giudiziari e
quelle esistenti sono gelide d’inverno (per l’assoluta
insufficienza dell’impianto di riscaldamento) e soffocanti
l’estate (per la mancanza di climatizzazione).


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