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Sezione CALTANISSETTA

SEZIONE DI
CALTANISSETTA

La
Corte di Appello è afflitta dalla cronica vacanza
dei posti in organico
; problema che, inevitabilmente, si
ripercuote negativamente sul funzionamento degli altri uffici.
Attualmente,
infatti, sono scoperti un posto di presidente di sezione (su quattro)
e sei posti di consigliere (su dieci), per una complessiva scopertura
del 44,44 % dell’organico con il quale “dovrebbe”
farsi fronte all’efficiente funzionamento di una sezione civile
(che si occupa anche delle controversie di lavoro), di due sezioni
penali e di una sezione di Corte di Assise di Appello.
Peraltro,
tale problema - oltre a determinare la riduzione delle udienze
settimanali, l’aumento della durata dei processi, delle
pendenze (con il rischio di incorrere della prescrizione) e dei casi
di incompatibilità – ha comportato la necessaria e
sistematica applicazione dei giudici del Tribunale (già
frequentemente applicati al Tribunale di Sorveglianza, a quello per i
minorenni, oltre che gravati da un eccessivo carico di lavoro), con i
conseguenti negativi effetti sul primo grado.
Non
può, inoltre, essere sottovalutata la assoluta inidoneità
delle strutture a disposizione
: si pensi alla mancanza di aule di
udienza, a causa della quale i giudici del settore civile sono
costretti a tenere le udienze nelle proprie stanze, molto spesso
sfornite di impianti di condizionamento o, ancora, alla mancanza di
aule di udienza dotate di camera di consiglio.
La
carenza del personale amministrativo è certamente da
individuare come un’altra delle principali cause delle
disfunzioni che si verificano nella vita giudiziaria nissena; anche
in tale contesto sono, peraltro, frequenti le applicazioni, che
determinano, a loro volta, vacanze e disagi negli uffici di
provenienza.
Sono
ricorrenti i casi di udienze che non possono avere regolare inizio e
svolgimento per mancanza del personale addetto, o di rilevanti
servizi di cancelleria inevitabilmente trascurati per le medesime
ragioni.

Il
noto taglio dei fondi, inoltre, ha determinato ulteriori
effetti negativi: non è, ad esempio, possibile utilizzare
l’istituto dello straordinario, al punto che è quasi
impensabile sperare di avvalersi del lavoro degli impiegati negli
orari pomeridiani.
A
tutto ciò si aggiunga che le autovetture a disposizione
degli uffici sono poche ed assolutamente obsolete e che
quelle blindate sono insufficienti per fare fronte alle necessità
dei magistrati sottoposti a protezione, i quali devono spesso recarsi
fuori sede per le proprie attività di indagine e per
raggiungere i vari Tribunali del distretto ove vengono celebrati i
processi di competenza della D.D.A..
Ancora,
nel 2003, i contratti con il personale che si occupava della
gestione del servizio CED – attraverso il quale era possibile
l’accesso al sistema SIDDA – SIDNA, nel quale sono
immagazzinati i dati più importanti relativi agli esiti delle
attività investigative in materia di criminalità
organizzata - non sono stati rinnovati per carenza di
fondi
, così sottraendo un insostituibile patrimonio di
conoscenze a coloro che, tra mille difficoltà, sono
quotidianamente impegnati nella attività di contrasto alle
organizzazioni di tipo mafioso.

Infine,
per le già esposte ragioni, non è agevole l’acquisto
di materiale di aggiornamento
(libri, riviste, codici); anche
tale circostanza va certamente a discapito di un migliore rendimento
del servizio giustizia offerto ai cittadini.


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