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Assemblea degli Osservatori 2006: Introduzione e tracce

Verso l'Assemblea annuale degli Osservatori sulla giustizia civile

Firenze, 17 e 18 giugno 2006

Prassi e norme tra cultura e diritto

Tracce per la preparazione del lavoro dei gruppi di studio sui temi:

3 . L’agenda per il processo

Il filo rosso

I temi che sono stati scelti hanno un filo che li collega: la centralità del dialogo processuale. Il dialogo è infatti ciò che fonda tutta la conduzione del processo secondo le modalità indicate nelle regole di protocollo e sarà la chiave del loro aggiornamento alla luce delle recenti riforme processuali; è anche la radice della ricerca di una soluzione conciliativa e della progressiva costruzione della decisione; è, infine, alla base anche delle scelte organizzative, indicate nell’agenda per il processo, concertate tra tutti i soggetti coinvolti.

Un dialogo che non è il mero riconoscimento del diritto di esporre il proprio punto di vista nel rispetto dei ruoli, ma è la dialettica maieutica che costruisce il giudizio.

Poichè deliberare non è un atto che possa compiersi in solitudine ( ‘’Colui che ritiene di deliberare da solo aprilo: troverai dentro il vuoto’’ : Sofocle, Antigone, 707 ss).

 

Per questa via si recupera l’ idea che il processo non sia un gioco arbitrato dal giudice, ma un luogo in cui la ricerca della soluzione, autoritativa o concordata, è sempre il frutto della collaborazione tra le parti e il giudice.

Metodo di lavoro e obiettivi

Si è scelto di svolgere l’attività della nostra assemblea in gruppi di lavoro e di concluderli con una sessione finale di restituzione e dibattito. Per giungere all’assemblea con un pensiero già maturato e discusso, singolarmente e nei vari osservatori, sono state preparate alcune schede tematiche per ogni gruppo.

 

Lo scopo è di orientare la discussione e il confronto su presupposti comuni, in modo che vi sia un insieme di conoscenze e riflessioni condivise a cui far riferimento.

 

Ogni osservatorio potrà quindi, con le modalità che riterrà di seguire, recare un contributo già elaborato a livello locale.

I vari osservatori, speriamo rappresentati da più di un componente per ogni gruppo, potranno quindi far giungere, all’apertura dei lavori, appunti scritti, con l’indicazione di opinioni o proposte formulati sotto la forma di possibili regole di protocollo, o comunque di temi di approfondimento o profili di inquadramento delle questioni emerse. Altrettanto vale per ogni singolo partecipante.

I coordinatori dei gruppi di lavoro potranno orientare la discussione secondo la scaletta risultante dalle schede e raccogliere gli spunti di novità emersi nelle sessioni di lavoro

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L’obbiettivo auspicabile è la individuazione di linee comuni di pensiero e di comportamento e la distinzione da quelle su cui invece può registrarsi una significativa divergenza o una non sufficiente maturazione.

Dovremmo poi giungere alla redazione di relazioni di sintesi, da esporre alla attenzione critica dell’Assemblea plenaria, che si svolgerà nella sessione del 18 giugno.

Al termine della discussione generale e dei lavori potrebbero essere stilati dei documenti riassuntivi con alcune tesi o regole di protocollo, a seconda dell’argomento, su ciascuno dei temi approfonditi.

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Certo i tempi sono davvero ristretti: chi potrà, porterà il frutto di un lavoro condiviso e già maturo; altrimenti vi saranno i contributi di chi ha avviato un lavoro in fieri o di chi avvierà la riflessione proprio in occasione di questo incontro.


Indirizzo:
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