Magistratura Democratica, Movimento per la Giustizia ed Articolo 3,
sono convinti dell'eccezionale importanza che caratterizza il prossimo rinnovo dei Consigli giudiziari. Primi Consigli dopo la riforma dell'Ordinamento giudiziario, costituiscono un momento decisivo per consentire l'efficace e corretta applicazione delle nuove valutazioni di professionalità, in quanto fonte informativa privilegiata per il contatto immediato con il contesto lavorativo del magistrato in valutazione (periodica o per l'attribuzione di incarichi).
Il terreno concreto della valutazione di professionalità costituisce ambito su cui da tempo si verificano significative convergenze nei vari distretti tra le nostre tre esperienze associative. Per questo, ed anche per valorizzare quel collegamento di stima e fiducia con le persone, piuttosto che con le sole logiche di appartenenza, che da sempre caratterizzano le elezioni degli organi periferici del governo autonomo della magistratura, proponiamo uno sforzo congiunto.
Alle diverse sezioni ed esperienze distrettuali affidiamo la scelta tra la presentazione di liste comuni - caratterizzate dalla presenza anche di candidati non iscritti ad alcuno dei due Gruppi e dall'attribuzione della scelta dei candidati ad assemblee congiunte e possibilmente a forme di primarie - e la presentazione di liste autonome tuttavia caratterizzate dall'individuazione preventiva di punti programmatici comuni - come la rivisitazione dei regolamenti interni che valorizzi la pubblicità dei lavori e la predeterminazione dei criteri di assegnazione delle pratiche -, secondo le contingenti e peculiari realtà locali.
Invitiamo anche ad una particolare attenzione nei confronti della partecipazione dell'Avvocatura e del mondo accademico ai prossimi Consigli giudiziari, che va promossa e sollecitata con opportuni incontri comuni.
Siamo consapevoli che l'autonomia della Magistratura è prevista dalla Costituzione come funzionale alla qualità del servizio giustizia e non come privilegio. Per questo, la capacità dell'Ordine giudiziario di assicurare l'adeguatezza di tutti i magistrati alle funzioni che svolgono è la precondizione per difendere questa essenziale previsione costituzionale.
Per questo l'occasione storica offerta dalle nuove valutazioni di professionalità non può essere persa. E, insieme, non vogliamo perderla.
Rita Sanlorenzo Antonello Ardituro Carlo Citterio