Sommario
Interventi Brevi riflessioni di un avvocato sulla legge Bossi-Fini, di Stefano Montone Considerazioni sul diritto alla salute degli stranieri, anche alla luce delle modifiche al titolo V della Costituzione, di Luigi Gili Lavori in corso nei dintorni dell'immigrazione: art.18 e leggi in tema di traffico di esseri umani e prostituzione, di Maria Virgilio Stranieri e pericula libertatis: la giurisprudenza, tra rispetto dei principi e ricorrenti semplificazioni, di Raffaello Magi Giurisprudenza Commenti Il diniego di regolarizzazione e l'immediata espulsione dello straniero, di Nazzarena Zorzella Il reato di ingiustificata inosservanza dell'ordine del questore all'esame della giurisprudenza, di Angelo Caputo Diritto comunitario ed europeo 1.Corte giustizia Comunità europee 9.1. 2003 - C-257/00 - libera circolazione lavoratori - diritto di soggiorno dei familiari - condizioni 2.Corte europea diritti uomo 6.2.2003 rep. n. 36757 /97 case Jakupovic v. Austria - diritto al rispetto della vita familiare - provvedimenti dell'autorità amministrativa - condizioni Diritto italiano Asilo1. Tribunale amministrativo regionale Emilia Romagna 1.3. 2002 n. 403 - istanza di riconoscimento status rifugiato - presentazione presso la questura - ammissibilità 2. Corte appello di Catania 1/22.3.2002 - status di rifugiato - diritto soggettivo - accertamento - onere probatorio - prova presuntiva 3. Corte appello di Firenze 7.3.2003 - status di rifugiato - diniego di riconoscimento della Commissione - competenza giudice amministrativo Diritti civili1. Corte costituzionale 16/30.1.2003 n. 14 - matrimonio dello straniero in Italia - mancanza di nulla osta - paventata illegittimità costituzionale - infondatezza 2. Tribunale di Bologna 8.11.2002 n. 3719 - revoca di espulsione - tardiva notificazione della stessa - mancanza di giustificazioni del ritardo - risarcimento del danno a favore dello straniero Espulsioni1. Corte cassazione 4.3.2003 n. 3154 - espulsione amministrativa - ricorso - mancata audizione dello straniero (nel sistema previgente alla legge 189/2002) - illegittimità 2. Tribunale di Torino 14.12.2002 - espulsione - ordine del questore di allontanamento entro 5 gg. - pendenza di regolarizzazione - illegittimità dell'espulsione -estensione all'ordine questorile - sospensione 3. Tribunale di Roma 16.12.2002 - espulsione - ordine del questore di allontanamento entro 5 gg. - pendenza di regolarizzazione - annullamento dell'ordine 4. Tribunale di Roma 7.1.2003 - trattenimento in CPT - successiva istanza di regolarizzazione - mancanza di strumenti tipici di impugnazione - ricorso cautelare - ammissibilità - sospensione dell'allontanamento Scheda della redazione 5. Tribunale di Torino 20.2.2003 - espulsione - pendenza di regolarizzazione - mancanza di prova di cause ostative - annullamento 6. Tribunale di Milano 24.2.2003 - espulsione - diniego di regolarizzazione - mancata notifica del diniego allo straniero - insussistenza dell'onere Famiglia1. Tribunale di Alessandria 16.3.2002 - coniuge straniero di cittadino italiano - diniego di permesso di soggiorno per difetto di convivenza - insussistenza del potere accertativo della P.A. - giurisdizione - rilascio del titolo 2. Tribunale di Vicenza 6.5.2002 - permesso di soggiorno per salute - conversione in permesso familiare diniego per pregressa irregolarità - verifica dei requisiti attuali - diritto alla conversione 3. Tribunale di Firenze 18.10.2002 - permesso di soggiorno familiare - revoca per falsità documentale - accertamento dei requisiti attuali - diritto al rilascio 4. Tribunale di Bologna 14.11.2002 - straniera casalinga - diniego di ricongiungimento con figlio minore per difetto di reddito - valutazione del lavoro domestico e del reddito familiare - diritto al ricongiungimento familiare 5. Tribunale di Trento 7.12.2002 - coniuge di straniero regolare - ingresso irregolare - sussistenza dei requisiti per il ricongiungimento - costituzione di fatto del diritto a vivere in famiglia Lavoro1. Tribunale amministrativo regionale Veneto 12.2.2003 n. 1621 - decreto flussi 2002 - conversione di permesso di soggiorno da turismo a lavoro autonomo - disponibilità della quota - diniego per applicazione circolare ministeriale - illegittimità - diritto alla conversione 2. Tribunale di Genova 12.3.2003 - rapporto di lavoro irregolare - mancata presentazione di regolarizzazione da parte del datore di lavoro - accertamento giudiziale del rapporto - equivalenza ai fini della regolarizzazione - disapplicazione di norme sospette di incostituzionalità Minori1. Corte appello di Venezia 27.9.2002 - minore con doppia cittadinanza - istanza di affidamento - giurisdizione del tribunale per i minorenni italiano - criteri 2. Tribunale giustizia amministrativa Trentino Alto Adige 5/22.8.2002 n. 217 - rimpatrio di minore straniero non accompagnato - difetto di motivazione - illegittimità 3. Tribunale per i minorenni di Firenze 8.10.2002 - autorizzazione alla permanenza in Italia di genitore di minore straniero - trattamento sanitario in corso - diritto alla permanenza 4. Tribunale amministrativo regionale Toscana 10 /17.12.2002 n. 3362 - minore straniero - conversione del titolo al raggiungimento della maggiore età - inapplicabilità della legge 189/2002 alle situazioni pregresse - mancata equiparazione ai minori affidati - rinvio alla Corte costituzionale Penale1. Tribunale di Foggia 4.11.2002 - ordine del questore di lasciare l'Italia entro 5 gg. - trattenimento oltre il termine - accertamento del reato - nuovo ordine di allontanamento - inammissibilità di nuovo reato 2. Tribunale di Roma 2.1/20.2.2003 - ordine del questore di lasciare l'Italia entro 5 gg. - trattenimento oltre il termine - accertamento della presupposta espulsione - potere valutativo del giudice penale - accertamento del giustificato motivo - criteri 3. Tribunale di Trieste 20.2.2003 - ordine del questore di lasciare l'Italia entro 5 gg. - trattenimento oltre il termine - mancanza di documenti di identità - giustificazione - difetto di motivazione circa il trattenimento in CPT - difetto di idonea traduzione dell'atto Soggiorno 1. Tribunale amministrativo Piemonte 11/26.1.2002 n. 168 - diniego di rinnovo per tardività - insussistenza di effetti automatici -pregresse condanne penali - necessità di giudizio attuale e concreto 2. Tribunale amministrativo Piemonte 23.1/9.2.2002 n. 290 - diniego di rinnovo per presunta pericolosità sociale - mancata comunicazione avvio procedimento - illegittimità 3. Tribunale amministrativo Toscana 16.1/11.2.2002 n. 201 - regolarizzazione - revoca per pregressa eseguita espulsione - mancata comunicazione avvio procedimento - illegittimità 4. Tribunale amministrativo Piemonte 7/23.2.2002 n. 464 - regolarizzazione - diniego per pregressa espulsione - diniego di revoca dell'espulsione - difetto di nuovi elementi - illegittimità 5. Tribunale amministrativo Emilia Romagna 30.4/2.5.2002 n. 673 - diniego di rinnovo per pregresse condanne penali - necessità di giudizio attuale e concreto 6. Tribunale amministrativo Lombardia 8/22.5.2002 n. 2121 - carta di soggiorno - diniego per mancata titolarità di permesso di soggiorno rinnovabile a tempo indeterminato - pregressa titolarità di permesso per giustizia - illegittimità del diniego 7. Tribunale amministrativo Piemonte 5/21.6.2002 n. 1279 - diniego di rinnovo per mancanza di attività lavorativa - omessa valutazione del reddito familiare - illegittimità Osservatorio europeo 1. Comunicazione della Commissione del 14.10.2002 COM(2002) 564 definitivo - (Estratto) - politica comunitaria in materia di rimpatrio delle persone soggiornante illegalmente 2. Direttiva 2003/9/CE del Consiglio 27.1.2003 - norme minime relative all'accoglienza dei richiedenti asilo negli Stati membri Osservatorio italiano Documenti Decreti, leggi e regolamenti 1. Ordinanza Presidente Consiglio Ministri 31.1.2003 n. 3262 - prosecuzione di interventi straordinari ed urgenti per il contrasto e la gestione del fenomeno dell'immigrazione clandestina Circolari Lavoro1. Circolare Ministero lavoro 12 .2.2003 n. 3 - proroga termini decreto flussi 2002 - programmazione transitoria flussi 2003 2. Circolare I.n.p.s. 28.2.2003 n. 45 - trattamenti pensionistici lavoratori stranieri rimpatriati Minori1. Comitato per i minori stranieri - Disposizioni attuative dei compiti attribuiti al comitato minori stranieri in merito ai minori non accompagnati presenti sul territorio - Linee guida 2003 Regolarizzazione1. Nota Ministero interno 4.12.2002. n. 48145/30.1.a - emersione lavoro irregolare extracomunitari - casi particolari 2. Circolare Ministero interno 16.1.2003 n. 48331/30 - mancato perfezionamento della procedura di regolarizzazione per morte del datore di lavoro (o del badato) 3. Circolare Ministero interno 3.4.2003 n. 2 - cessazione dell'originario rapporto di lavoro prima della conclusione della procedura di regolarizzazione - instaurazione nuovo rapporto di lavoro 4. Circolare Ministero lavoro 8.4.2003 n. 13 - cessazione dell'originario rapporto di lavoro prima della conclusione della procedura di regolarizzazione - instaurazione nuovo rapporto di lavoro Repressione favoreggiamento immigrazione clandestina1. Circolare Presidenza Consiglio ministri 13.2.2003 - distruzione di imbarcazioni utilizzate per reati di immigrazione clandestina Soggiorno per motivi umanitari 2. Circolare Ministero interno 24.2.2003 - rinnovo permesso di soggiorno per motivi umanitari - art.5, comma 6, TU - rilascio del titolo di viaggio per stranieri allegata Circolare Ministero affari esteri 31.10.1961 n. 48 - titolo di viaggio per stranieri Varie1. Circolare Agenzia Entrate 21.3.2003 n. 16 - regolarizzazione - attribuzione codice fiscale 2. Verbale Consiglio ordine avvocati di Bologna 20.1.2003 - estratto - problematiche relative al patrocinio a spese dello Stato Segnalazioni - Forum sociale europeo di Firenze Iniziative locali 1. Centro di psichiatria multietnica Georges Devereux dell'Istituto di psichiatria dell'Università di Bologna Recensioni e materiali di ricerca Recensioni Segnalazioni bibliografiche Documenti e rapporti Siti internetEditoriale
La guerra (una guerra terribile,
della quale non sapremo mai il numero dei morti perché, per
usare le parole di un capitano dei marines, «sarebbe
un’inutile perdita di tempo tornare indietro a contarli»)
è finita. L’Iraq «liberato» è
un’insieme di rovine; un lungo catalogo di morti, di feriti, di
affamati, di donne e uomini in fuga (non si sa verso dove); un paese
militarmente occupato percorso da bande lasciate libere di
dedicarsi a razzie e saccheggi (quasi a immagine mediatica della loro
inferiorità e barbarie). C’è chi
sostiene che era un prezzo da pagare per abbattere il tiranno (un
tiranno – è bene ricordarlo – tanto crudele quanto
un tempo favorito, vezzeggiato e armato dagli attuali «liberatori»)
e che la riduzione di una terra, già culla di civiltà,
a giacimento petrolifero a disposizione di nuovi padroni è
solo un effetto collaterale.
Noi non lo crediamo. E crescono
in noi – a guerra finita - l’indignazione, la
rabbia, la preoccupazione per le migliaia di morti innocenti (non
meno innocenti di quelle altre vittime la cui unica colpa fu di
trovarsi nelle due torri l’11 settembre del 2001), per il
diffondersi di una cultura razzista e xenofoba (che individua
nell’Islam e negli immigrati tout court un pericolo per
la «civiltà occidentale»), per il totale e
ostentato disprezzo dei governi anglo americani (e dei loro alleati)
verso ogni regola di diritto, per l’espansione drammatica del
terrorismo internazionale che l’attuale scenario prefigura.
Questa guerra ha segnato un salto di qualità inedito rispetto
a quelle più recenti, combattute nel Golfo, nella ex
Yugoslavia, in Afghanistan (pur, come questa, ingiuste e
ingiustificabili). In quelle precedenti occasioni l’ipocrisia
del linguaggio - ma, con essa, anche una cultura ancora memore delle
tragedie del «secolo dell’orrore» - aveva
escogitato parole destinate, nelle intenzioni, a esorcizzare la
guerra, volta a volta definita «operazione di polizia
internazionale», «intervento militare umanitario»,
«azione di contrasto del terrorismo internazionale».
Questa volta la guerra – per di più preventiva (cioè
studiata e decisa freddamente a tavolino) - è stata (è)
rivendicata e legittimata come metodo ordinario di
rapporto tra gli stati e i popoli: siamo di fronte a una guerra
«protesa alla creazione di un nuovo ordine internazionale, di
una nuova cultura giuridica, di una nuova idea del mondo» (C.
De Fiores); al ribaltamento della cultura e del sistema politico e
giuridico nato all’indomani del secondo conflitto mondiale.
Saddam poteva – e doveva -
essere disarmato altrimenti. Senza inesistenti bacchette magiche,
ma con un impegno paziente di isolamento politico, di rafforzamento
degli strumenti (anche coattivi) dell’ONU, di potenziamento
degli organismi di giustizia internazionale.
La guerra – sempre, e
soprattutto nell’attuale contesto – non risolve i
problemi, ma li moltiplica (e, infatti, annientato l’Iraq, già
è cominciata la ricerca del nuovo nemico da abbattere).
La debolezza dell’ONU non è un destino ma una
scelta strategica di chi, in questi anni, lo ha
deliberatamente emarginato e delegittimato insieme agli organi di
giustizia internazionale (come non ricordare l’aperto ed
esplicito boicottaggio del governo degli Stati Uniti nei confronti
della Corte penale internazionale?). Lo ha detto, del resto, con
ruvida chiarezza, nei mesi precedenti la guerra, C. Weinberger,
esponente di spicco dell’attuale establishment americano
e già ministro della difesa del presidente Reagan: «l’Alleanza
atlantica è destinata a sostituire le Nazioni Unite: è
più ristretta, più flessibile e sostanzialmente fedele
agli Stati Uniti e ai loro interessi». Gli interessi della
potenza egemone (anziché il diritto internazionale, i principi
di eguaglianza e i diritti fondamentali dei popoli) diventano, così,
regola di convivenza, suscettibile di essere imposta con la
forza.
L’ipocrisia (o l’astuzia
delle parole) definisce questa impostazione «difesa della
democrazia». Si tratta in realtà, assai più
brutalmente, della riproposizione di logiche coloniali, che
sembravano sepolte da decenni. E non c’è soltanto
questo. La democrazia non si esporta con le bombe e i cannoni. Al
contrario, la guerra e la sua logica stanno rimodellando, nei singoli
stati, i connotati del sistema democratico rappresentativo, ritenuto
ormai obsoleto (A. Asor Rosa).
Trovano così
legittimazione la diseguaglianza (soprattutto per i migranti),
la caduta delle garanzie minime per chi dissente e persino la
tortura; e, contemporaneamente, la spaccatura profonda tra l’opinione
pubblica, contraria alla guerra con percentuali elevatissime, e
l’ossessione bellica di buona parte dei governanti
dell’occidente accentua il processo in atto di trasformazione
della democrazia da «governo dei più» a «governo
dei meno», minandone in maniera irreversibile il fondamento e
la legittimazione.
Livio Pepino