Lettera agli iscritti sul prossimo futuro


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del presidente Livio Pepino e del segretario nazionale Claudio Castelli

Cari colleghi,
ci aspetta un periodo denso di difficoltà, ma anche di stimoli senza
precedenti.
E' facile prevedere che il prossimo periodo sarà denso di difficoltà,
caratterizzato da attacchi con pochi precedenti all'indipendente esercizio della
giurisdizione e al principio di eguaglianza davanti alla legge. Non ci preoccupa
tanto l'attacco diretto e mirato contro M.D., additata come "responsabile"
di indagini e processi su fatti di criminalità organizzata e corruzione.
Sappiamo bene come queste iniziative siano state (anche) il frutto di una crescita
complessiva della magistratura e siano patrimonio comune e non di una o pi
correnti. L'attacco a M.D. è in realtà l'attacco alla realtà
pi solida ed organizzata della magistratura, che viene vista come un
ostacolo ai disegni di restaurazione che vengono sbandierati: discrezionalità
dell'azione penale sulla base delle direttive di Governo e/o Parlamento, separazione
delle carriere, ricostruzione della carriera ( con concorsi, qualifiche e livelli
stipendiali diversificati), ridimensionamento del C.S.M. e dell'autogoverno,
riconduzione della magistratura ad un ruolo di gendarme nei confronti della
marginalità sociale e della piccola conflittualità interpersonale.
Quanto preoccupa è semmai come, anche in magistratura, le tentazioni
di restaurazione e di pacificazione con chi viene visto come il prossimo vincitore
siano forti e già si manifestino.
Da parte nostra continueremo a restare ancorati ai valori costituzionali e valuteremo
le diverse proposte e le diverse iniziative di politica per la giustizia da
parte di chiunque si troverà a governare sulla base delle concrete scelte
che verranno fatte. Come Marco Ramat scriveva nel lontano 1968 nel primo editoriale
di Quale Giustizia continueremo ad avere un solo padrone: la Costituzione.
Ma ci aspetta un periodo anche pieno di stimoli e di potenzialità, come
da tempo non si presentava.
Da un lato l'opposizione a tentativi restauratori non può significare
adottare un'ottica difensiva che non tutela nessuno e tanto meno la giurisdizione,
con una logica miope e tale da portare alla rovina la magistratura in tempi
rapidi. Oggi dobbiamo confrontarci sulla capacità di innovazione e sulla
capacità di delineare prima e far vivere poi un ordinamento, un sistema
di autogoverno ed un'organizzazione degli uffici che sia capace di dare risposte
contemporaneamente alla tutela dell'indipendenza e alla resa del servizio.
D'altra parte l'approvazione della Carta Europea dei diritti e il nuovo art.
111 Costituzione, in particolare il principio di ragionevole durata dei processi,
delinea un nuovo assetto normativo che impone un rinnovato impegno interpretativo
e giurisprudenziale.
La affermazione a livello europeo di un nuovo catalogo di diritti e l'esigenza
di una loro effettività, siano essi vecchi e nuovi, coincide con la necessità,
imposta dall'art.111 Costituzione di semplificazione e di velocizzazione delle
procedure, e porta ad una rilettura complessiva dell'attuale quadro normativo
con potenzialità interpretative, tutte da cogliere.
Ci aspettano quindi occasioni di riflessione, di elaborazione, di iniziativa
su cui abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti.
Le prime iniziative che avremmo intenzione di realizzare sono una campagna nazionale
sull'efficienza degli uffici giudiziari ( modelli organizzativi, scelte di semplificazione
e velocizzazione dei processi e direzione degli uffici) e due convegni nazionali
l'uno di analisi e riflessione su cosa è diventato il processo penale
dopo le riforme adottate in questa legislatura e l'altro su sicurezza ed immigrazione,
per reintrodurre elementi di realtà e razionalità e demistificare
e contrastare le pulsioni meramente segregative ed espulsive oggi dominanti.
Per questo vorremmo riuscire a creare con tutti gli aderenti a M.D. e con tutti
coloro che in questi anni ci hanno appoggiato e sostenuto, un coinvolgimento
sempre pi intenso e diretto, sia per far vivere in modo pi pieno
la nostra democrazia, sia per avvalerci di tutte le esperienze, di tutte le
intelligenze, di tutte le professionalità di cui disponiamo.
A tal fine ti segnaliamo che M.D. ha creato ( e sta cercando di potenziare dopo
l'inevitabile rodaggio) il sito internet www.magistraturademocratica.it e sta
realizzando una mailing list ed un luogo informatico di confronto per consentire
informazioni, comunicazioni, dibattiti.
Se Ti interessa Ti preghiamo di inviare la Tua e.mail collegandoti con il sito
internet o inviandola a "..
Ti ringraziamo per l'attenzione.

10 02 2001
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