Sulla riduzione delle scorte ai magistrati di Palermo


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del segretario nazionale Claudio Castelli

L'indiscriminato taglio delle scorte a magistrati di Palermo è l'ennesimo e
preoccupante esempio di abbandono a s stessa della giurisdizione. Il messaggio
di debolezza e di isolamento dei magistrati di Palermo che viene lanciato è
tanto pi inquietante perch si inserisce in un ambito, quale quello mafioso,
dove simboli e messaggi sono determinanti.
Forse si dimentica che, nonostante tutte le mistificazioni, la mafia esiste
ed è viva e vegeta. Forse si dimenticano i troppi magistrati di Palermo uccisi
negli ultimi anni in stragi mafiose. Garantire la sicurezza di P.M. e giudici
che si occupano di processi di mafia è un dovere assoluto per lo Stato e nulla
ha a che vedere con assegnazioni di scorte inutili o interpretate come status
symbol
, che non possono avere cittadinanza oggi come ieri.
Roma, 19 ottobre 2001
Il segretario nazionale Claudio Castelli

19 10 2001
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