del segretario nazionale Claudio Castelli
DOPO LE PERQUISIZIONI, GLI ARRESTI E LE NON CONVALIDE
Da dati acquisiti risulta che nei giorni dal 20 luglio alla notte tra il 21
ed il 22 luglio, in coincidenza del vertice del G8, sono state arrestate 253
persone.
Di queste la Procura della Repubblica di Genova ha proceduto alla richiesta
di convalida per 225 persone, mentre per le restanti ha disposto la remissione
in libertà. I giudici per le indagini preliminari di Genova hanno convalidato
149 casi ed hanno applicato la misura cautelare in 49 casi, di cui 29 misure
cautelari non detentive e 20 custodie in carcere. In particolare nella perquisizione
svoltasi sabato sera nella scuola Diaz gli arrestati sono stati 93. Di questi
la Procura della Repubblica di Genova ha disposto la liberazione, ai sensi dell'art
121 delle Disposizioni di Attuazione del Codice di Procedura Penale dei 15 cittadini
italiani, non ritenendo di dover chiedere l'applicazione di misure cautelari.
Per le altre 78 persone, tutti cittadini stranieri, in gran parte comunitari,
ha chiesto la convalida dell'arresto.
In 10 casi si è avuta convalida dell'arresto, mentre la richiesta di emissione
di misure cautelari è stata respinta. In due casi si è avuta convalida dell'arresto
con emissione di misure cautelari, in un caso la custodia in carcere ed in un
caso il divieto di dimora. Nei restanti 66 casi l'arresto non è stato convalidato
e non è stata applicata alcuna misura cautelare. I dati sono eloquenti.
Il nostro è un Paese di diritto e la magistratura ha e deve svolgere il ruolo
che le è assegnato dalla Costituzione di tutela della legalità e di garanzia
della libertà personale.
Milano, 27 luglio 2001.
Claudio Castelli, Segretario nazionale di Magistratura Democratica